ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

La Bolkestein e i balneari. Il Comune di Pisa proroga l’uso, ma senza nuovi contratti

Indennità al posto dei canoni per una gestione ponte aspettando il legislatore. “Serve una norma nazionale per avviare le gare in modo trasparente”

Qui uno scatto dall’alto grazie al drone (foto Mattia Del Punta per Valtriani)

Qui uno scatto dall’alto grazie al drone (foto Mattia Del Punta per Valtriani)

Pisa, 21 giugno 2025 – Una gestione temporanea, che prende atto di una situazione sospesa e che si limita a fotografare l’occupazione in corso dei terreni comunali sul litorale. È questa, in sintesi, la nuova determina approvata dal Comune di Pisa, che proroga di fatto l’uso delle aree retrostanti al demanio marittimo da parte degli stabilimenti balneari di Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone, senza però rinnovare i contratti ormai scaduti.

Il quadro normativo è ancora incerto, e i Comuni – Pisa compresa – si trovano in una fase di transizione. I vecchi contratti di locazione sono scaduti il 31 dicembre 2022, ma gli stabilimenti continuano a utilizzare le aree versando un’indennità di occupazione, in attesa che si sblocchi a livello nazionale la questione delle concessioni. Tutto ruota intorno alla direttiva europea Bolkestein, che obbliga l’Italia a rimettere a gara le concessioni pubbliche su beni demaniali. Dopo anni di proroghe considerate illegittime dai tribunali, è stata fissata una nuova scadenza: le concessioni attuali resteranno valide fino al 30 settembre 2027, con possibilità di proroga tecnica fino al 31 marzo 2028. Entro il 30 giugno 2027, però, dovranno partire i bandi di gara.

Il problema è che i Comuni non possono ancora indire le gare. Mancano infatti – come evidenziato nella determina – i criteri tecnici e normativi per calcolare gli indennizzi spettanti agli attuali concessionari uscenti, criteri che devono arrivare dal Ministero delle Infrastrutture e da quello dell’Economia. “Senza questi strumenti – si legge nel testo – non è possibile avviare le procedure con garanzie di trasparenza e legalità”. L’incertezza normativa ha anche un altro effetto: il blocco degli investimenti. Chi gestisce oggi gli stabilimenti e occupa aree comunali senza certezze per il futuro, difficilmente investe in migliorie o interventi strutturali. La stessa amministrazione comunale riconosce che la prosecuzione dell’uso temporaneo serve anche a evitare il degrado delle strutture esistenti.

L’elenco allegato all’atto comprende decine di stabilimenti balneari tra Tirrenia, Marina di Pisa e Calambrone. Tutti si trovano nella stessa situazione: la concessione demaniale è ancora valida, ma il contratto di locazione comunale è scaduto e sostituito da un’indennità di occupazione. L’atto non rinnova i contratti, ma garantisce una continuità di servizio e un trattamento uniforme per tutti gli operatori economici del litorale. Una gestione-ponte, dunque, in attesa che la situazione nazionale si chiarisca.