
La giurista Francesca Albanese
Conferiamo la cittadinanza onoraria della città di Pisa a Francesca Albanese, avvocata e giurista di fama internazionale, attualmente relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei territori occupati palestinesi". E’ la richiesta depositata ieri in consiglio comunale dalla coalizione del centrosinistra e di cui è primo firmatario il consigliere comunale del Pd, Enrico Bruni, che ha spiegato come Francesca Albanese abbia "un legame profondo con Pisa: è qui che si è formata, laureandosi in Giurisprudenza nel 2001, ed è qui che ha avviato il suo percorso accademico e professionale, prima di intraprendere un cammino che l’ha portata a diventare una delle più autorevoli voci nel campo della tutela dei diritti umani a livello internazionale". Pisa, inoltre, ha osservato Bruni, "è il luogo che ha contribuito a forgiare la sua visione di giustizia internazionale, il suo impegno civile, la sua scelta di mettere il diritto al servizio della dignità dei popoli e conferirle la cittadinanza onoraria significa dunque riconoscere il valore di una ex studentessa che col suo impegno fa onore alla città e al suo ateneo nel mondo, riaffermando, come sta facendo proprio in questi giorni anche il rettore Zucchi, il ruolo della nostra comunità nel promuovere quei valori universali – pace e giustizia – che sono al cuore della nostra tradizione accademica e democratica". Secondo il centrosinistra, tra l’altro, la mozione per la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese nasce anche "come atto di solidarietà politica e istituzionale, visto che nelle scorse settimane ha subito un attacco senza precedenti da parte de governo degli Stati Uniti, che le ha imposto sanzioni personali per il suo lavoro indipendente all’interno delle Nazioni Unite, accusandola di ‘sforzi vergognosi’ nel sollecitare il rispetto del diritto internazionale".
La scelta di Pd, Sinistra Unita e La Città delle persone si aggiunge a quella fatta nelle scorse settimane dalla sinistra radicale Diritti in comune per "avviare un percorso formale, in raccordo con il sindaco, la Giunta e le commissioni competenti, per conferire ad Albanese la cittadinanza onoraria, come segno di gratitudine e sostegno al suo lavoro, e come testimonianza dell’identità di Pisa come città dei diritti e della giustizia". Senza contare, ha concluso Bruni, che la cittadinanza significherebbe per la città "riconoscere con orgoglio il valore di una sua studentessa che ha scelto di stare dalla parte dei diritti umani".