REDAZIONE PISA

Biotossine nelle telline: stop pesca. Analisi Asl, chiuso il banco Gombo

Dopo i rilievi, il provvedimento degli uffici sanitari. "Niente raccolta, commercializzazione e consumo"

Il presidente del Parco Lorenzo Bani (foto Del Punta per Valtriani) ha commentato: «Facciamo opera di sensibilizzazione»

Il presidente del Parco Lorenzo Bani (foto Del Punta per Valtriani) ha commentato: «Facciamo opera di sensibilizzazione»

SAN GIULIANO

"Biotossine algali nelle telline", chiuso il Banco del Gombo. Il Comune di San Giuliano Terme ha pubblicato l’ordinanza, a seguito della "comunicazione dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest". È stata disposta "la chiusura temporanea del Banco Naturale Zona Gombo per la presenza di biotossine algali nelle telline che superano i limiti di sicurezza previsti dalla normativa europea".

Divieti in vigore: raccolta di telline (donax trunculus), commercializzazione delle telline provenienti dalla zona, consumo delle telline raccolte nell’area".

Sulla durata del provvedimento: "La chiusura rimarrà in vigore fino al ripristino delle caratteristiche sanitarie previste dalla normativa vigente, come stabilito dai controlli dell’Azienda Usl".

Il motivo della decisione? "Sicurezza alimentare. Il provvedimento è stato adottato in via cautelativa per tutelare la salute pubblica, in conformità al Regolamento CE 853/2004 per le zone di classe A". Il banco del Gombo "è una zona specifica all’interno della Tenuta di San Rossore, vicino alla Villa del Gombo e al Centro Visite del Parco" che ricade nel Comune di San Giuliano che ha uno sbocco in mare.

"L’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini a rispettare scrupolosamente il divieto e continuerà a monitorare la situazione in collaborazione con le autorità sanitarie competenti".

"Prendiamo atto della chiusura, stiamo facendo opera di sensibilizzazione", commenta il presidente del Parco Lorenzo Bani.

In questi giorni di caldo intenso, gli accessi al Pronto soccorso di Pisa, come già detto, sono in aumento, anche per le intossicazioni alimentari. Proprio per evitare pericoli simili, è stata decisa l’ordinanza di chiusura.

Non è la prima volta che accade nell’area, già lo scorso anno si era reso necessario.

L’Asl esegue infatti regolarmente controlli - fanno sapere dall’azienda – "ogni mese". Le tossine algali erano troppo alte.

Antonia Casini