"I tre Istituti comprensivi del Comune di Cascina dedicano il proprio impegno a circa 160 alunni con disabilità, a cui si affiancano i bambini in carico ai servizi comunali d’infanzia. Un numero ampio per cui le istituzioni scolastiche si trovano in continuo confronto con le famiglie e hanno un pieno supporto da parte dell’amministrazione comunale, in particolare sul fronte dei servizi esterni alla parte didattica". Il Comune di Cascina risponde al babbo di una bambina disabile che denunciava di essersi visto negare la possibilità per la figlia di frequentare un anno in più la scuola materna, come richiesto anche dai sanitari che seguono il suo caso. "Le scuole portano avanti un dialogo con tutte le famiglie – si legge nella nota del Comune – in un quadro normativo chiaro e nell’interesse degli alunni. Peraltro nel corso degli anni la legislazione, i regolamenti e le prassi operative sono cresciuti, ampliando le possibilità di azione. L’unico vero limite, talvolta, è stata la copertura oraria di alcuni servizi, che non è dipesa dal Comune. Nelle ultime settimane l’Istituto comprensivo Falcone ha ricevuto specifiche richieste da una famiglia e, come sempre, la scuola ha cercato di rispondere attraverso il confronto. Alla famiglia è stata indicata l’iscrizione alla primaria, poiché il prossimo anno scolastico la bambina avrà 6 anni. L’ipotesi non è stata accolta, così come la soluzione “ponte” che permettesse una frequenza suddivisa tra la scuola dell’infanzia e primaria. Si è quindi proposta l’iscrizione a un asilo di Navacchio, sezione dei 5 anni, ma la scuola è stata ritenuta troppo lontana da Cascina. È stata suggeritaa un’altra soluzione: l’iscrizione all’attuale scuola dell’infanzia della bambina, sezione dei 4 anni (in quella dei 5 anni ci saranno già, per continuità di iscrizione, due bimbi con certificazione). Anche questa soluzione è stata rigettata. Purtroppo il rifiuto si è accompagnato a una estrema rigidità nei confronti dell’amministrazione comunale e della scuola, che agiscono in base a regole e norme uguali per tutti senza favoritismi o applicazioni ad personam, cercando sempre soluzioni condivise".
Cronaca"Bimba disabile all’asilo Rifiutata ogni soluzione"