In arte Baglierz. Fabio Baglivo (nella foto), 17 anni, studente del liceo scientifico Dini, è un rapper. Figlio dell’ex assessore Sandra Capuzzi, ha pubblicato sul web le sue prime canzoni.
Quando hai cominciato?
"Da un anno scrivo testi seriamente. Anche se la passione per la scrittura c’è sempre stata. A scuola faccio temi lunghi e prendo voti alti. Con l’adolescenza ho cominciato ad apprezzare il rap e così ho unito le due passioni".
E l’esordio?
"Con la quarantena, ho pubblicato il mio primo freestyle (stile libero, ndr) su Instagram".
Poi?
"E’ ne è arrivato un altro di denuncia su un episodio di bullismo avvenuto nel nostro territorio che ha avuto 20mila visualizzazioni. Così, ho approfondito il tema, a giugno è uscita la mia prima video clip su Youtube "Every day" sulla vita di tutti i giorni".
Quella uscita a luglio?
"‘Via di qua’ è andata molto bene con quasi 15mila visualizzazioni. Un buon risultato per una città come Pisa dove è difficile emergere".
Perché?
"La quantità di rapper toscani è pari a zero. Non è pronta".
Come mai?
"Questa è la musica dei ragazzi e in Toscana i ragazzi stanno abbastanza bene. Ci sono Regioni, come la Lombardia, nelle cui periferie, il rap è di casa".
Esprime disagio, dunque, e per te?
"Racconto il disagio della mia generazione. Non mi manca nulla ma giro con i figli di avvocati e di altri i cui padri fanno i turni di notte per vivere. Racconto le storie di tutti".
Dopo il liceo?
"Il mio sogno è una carriera musicale. Ma voglio continuare a studiare, sono ancora indecso sulla facoltà".
A proposito, hai ricominciato la scuola.
"E’ stato giusto rientrare: ho fiducia nei ragazzi. Certo, i casi sono in aumento e ho dei dubbi sulla durata".
Da poco è uscito un nuovo pezzo?
"Sì, "Squalo", il video è stato girato al Cep".
Chi ascolta le tue canzoni?
"Giovani un po’ da tutta Italia quando ho parlato di bullismo. E ho stretto rapporti con tanti altri rapper".
A. C.