REDAZIONE PISA

"Avremo centinaia di posti di lavoro in più"

La soddisfazione di Ziello. L’ira di Auletta: "Economia di guerra"

"Avremo centinaia di posti di lavoro in più"

"L’interlocuzione tra il sindaco e il ministero della Difesa ha avuto un esito più che proficuo per il nostro territorio. Infatti, grazie all’avvio dei lavori della nuova base militare diffusa ci saranno centinaia di posti di lavoro e maggiori forze dell’ordine che circoleranno in città". Lo afferma il deputato della Lega, Edoardo Ziello, commentando l’intesa raggiunta ieri a Roma per la realizzazione della base che raggrupperà sul territorio pisano tutti i corpi d’elite dell’Arma dei carabinieri. "Ringrazio il sindaco - aggiunge il parlamentare e capogruppo in consiglio comunale del Carroccio - per avere attuato l’indirizzo che gli avevamo trasmesso, ovvero ottenere la nuova base militare, che per Pisa è motivo di orgoglio e di proseguimento della tradizione storica dell’ospitalità dei reparti militari, nel rispetto della macchia del Parco di San Rossore, garantendo anche il recupero della stazione radio del grande Guglielmo Marconi, delle stalle del Buontalenti e della Villa Medicea, dimostrando, ancora una volta, di saper governare le grandi partite che riguardano la città".

Opposte le reazioni da sinistra. Secondo Ciccio Auletta (Diritti in comune), "quello di Roma è l’ennesimo accordo per favorire l’economia di guerra e la militarizzazione del territorio tra centrodestra e centrosinistra che si sono spartiti le aree tra Pisa e Pontedera e i connessi finanziamenti: i rappresentanti di Governo ed enti locali, dal Presidente della Regione, Eugenio Giani, al sindaco, Michele Conti, al Presidente della Provincia, Massimiliano Angori, insieme ai vertici delle forze armate, hanno definito un piano per potenziare il ruolo strategico di Pisa nelle operazioni militari, con il presidente del Parco, Lorenzo Bani, che ha calpestato le sue funzioni e prerogative assumendo il ruolo dell’immobiliarista".

"Altro che rigenerazione del Cisam - attacca l’esponente della sinistra radicale - siamo di fronte a un’ulteriore occupazione militare del Parco in un’area che va invece rinaturalizzata. Cittadini, associazioni, forze sindacali e movimenti partecipino a Pisa il 21 ottobre alla manifestazione ‘Fermare l’escalation’: la base non si deve fare né a Pisa né altrove". Duro anche il sindacato di base Cub: "La militarizzazione dei territori non è un’opportunità e quei soldi dovrebbero servire alle tante bonifiche rinviate e ad abbattere i mostri in cemento armato da anni abbandonati ad esempio a Ospedaletto".