Pisa, il centro sportivo poi la nuova Arena. Knaster ha scelto la priorità e accelera

La società nerazzurra sta acquistando i terreni di Gagno da più soggetti privati. E per il restyling dello stadio si pensa a uno sviluppo a tappe

Corrado e Knaster (foto Valtriani)

Corrado e Knaster (foto Valtriani)

Pisa, 11 maggio 2021 - Tra il restyling dell’Arena Garibaldi e il nuovo centro sportivo, nei pensieri della nuova proprietà nerazzurra la priorità è diventata quella dei terreni di Gagno. A prendere direttamente in mano la situazione è stato Marco Lippi, il braccio destro di Knaster, visto spesso ultimamente dalle parti di Palazzo Gambacorti e atteso per un nuovo incontro nel corso delle prossime settimane. L’obiettivo di Knaster è quello di interrompere quella diaspora che, da anni, costringe il Pisa a suddividere fino alle zone più remote della provincia la propria attività, tra settore giovanile e prima squadra. La volontà è quella di riassumere in un unico megacentro, sul modello di società più importanti di Serie A, come Milan, Juventus, Inter o Roma, tutta la propria attività sportiva, ma anche burocratica. La società nerazzurra sta infatti ultimando gli ultimi dettagli per rilevare i terreni di proprietà di Carlo Battini e Andrea Bulgarella, ma non solo. Da settimane le trattative hanno coinvolto anche più di una decina di soggetti privati, proprietari di alcuni appezzamenti di terreno limitrofi. Le firme, secondo quanto emerge, si attendono entro la fine del mese di maggio, per tutte le persone coinvolte nella trattativa. La società ha dato una decisa accelerata anche dal punto di vista progettuale, affidando ad alcuni studi privati, situati tra Pisa e Milano, l’idea di una bozza che poi sarà convertita in un progetto preliminare.

Dal momento in cui si partirà con i vari permessi, la società nerazzurra ha stabilito circa un anno e mezzo per ultimare i lavori. L’idea progettuale però è già nota, con lo spostamento della sede di via Cesare Battisti, oltre 10 campi da calcio, uno store dedicato e addirittura un centro medico con foresteria, più un mini impianto sportivo a norma che possa ospitare le gare interne delle gare giovanili più importanti. E il restyling dell’Arena? Resta centrale nell’economia dello sviluppo futuro, ma per il momento al Comune di Pisa non sono ancora stati consegnati né il Pef, né il progetto definitivo, anche se il dialogo in questo senso continua. Prende corpo anche l’idea e la possibilità di rimodulare i lavori a compartimenti stagni. Dal progetto preliminare già emergeva questo concetto, con l’abbattimento delle curve e poi delle tribune, in momenti distinti. Questo potrebbe essere anche spalmato su più stagioni, permettendo al Pisa di poter anche operare con più equilibrio tra progetto societario e sportivo.