Addio a Sostegni, aveva 97 anni. E’ stato un pioniere della nautica

"Con la serie Akhir e cantieri di Pisa ha portato con successo il nome di Pisa in tutto il mondo"

Antonio Sostegni

Antonio Sostegni

Pisa, 11 aprile 2024 – E’ stato un pioniere della nautica. E un industriale che ha permesso con la sua visione e il suo coraggio di rendere il canale dei Navicelli quel distretto industriale di primo piano a livello nazionale e internazionale che è oggi. Antonio Sostegni se ne è andato ieri a 97 anni, per un improvviso malore che lo ha colpito nella sua casa di Lungarno Pacinotti 50, dove la salma è stata composta in attesa del funerale che si svolgerà probabilmente domani alla cappella di San Piero.

Originario di Limite sull’Arno (Firenze), arrivò a Pisa perpetuando la tradizione dei maestri d’ascia e trasformando un’autentica arte in un fiore all’occhiello dell’industria nautica italiana. Il marchio Cantieri di Pisa, infatti, iniziò a costruire imbarcazioni militari e civili nel 1945, ma in epoca moderna divenne famoso a partire dal 1960 quando ideò una serie di motor yacht che prendono il nome dalle stelle della costellazione dell’Eridano, forgiando e consolidando la sua fama nell’iconica serie Akhir, la stella più luminosa della costellazione che divenne anche il simbolo dei Cantieri di Pisa. "Con Akhir - ricorda Antonio Puleggio, genero di Sostegni e marito di sua figlia Sandra - ha impresso per sempre il marchio Cantieri di Pisa e la storia pisana nella nautica mondiale".

Sostegni ha scommesso sulla Darsena Pisana quando ancora Porta a mare era un borgo devastato dalle bombe del secondo conflitto mondiale e la ricostruzione quasi tutta da fare. Il suo primo insediamento industriale è del 1956, nello stesso punto dove si trova ancora oggi, e che allora prese il nome di Cantiere Navale Italiano. Il canale dei Navicelli, allora mal sopportato dai cugini livornesi perché visto come un intralcio all’operatività portuale e usato quasi esclusivamente come via d’acqua per il trasporto logistico militare degli americani da e per la base di Camp Darby, è alle prese con un costante declino, ma Sotegni con tenacia resta e continua a produrre e a cavalo tra gli anni ’50 e ’60 arrivano le barche a motore, fino alla boom della linea Akhir, proiettando definitivamente il cantiere pisano nel firmamento della nautica mondiale. "Mio suocero - conclude Puleggio- per oltre 30 anni ha reso il cantiere un gioiello produttivo e finanziario, fino alla cessione, ancora con i conti in attivo, al gruppo Camuzzi e solo successivamente a quella cessione sono cominciati i problemi finanziari e gestionali e la girandola di acquisizioni". Oggi il marchio è in mano al gruppo Alfagomma di Enrico Gennasio, che lo ha acquisito nel 2021.