
Remuccio Taccini e Irene Bonaccorsi con Emanuela
Pisa, 16 gennaio 2020 - «Ora, finalmente, abbiamo ritrovato quella tranquillità che prima non avevamo: da quando c'è lei anche i ritmi di vita sono tornati alla normalità». Basta poco per riportare la vita di una famiglia sui binari di una serena ordinarietà, qualche ora di assistenza domiciliare al mattino ad esempio, giusto «il necessario per aiutare la mamma ad accudire mio papà, che è alle prese con l'Alzheimer, e a consentirgli di uscire un'oretta per qualche commissione» racconta Irene Taccini, 35 anni, pisana, un piccolo di appena sei mesi da seguire e due genitori anziani, rispettivamente di 74 e 73 anni, che continuano a vivere da soli ma, con il trascorrere degli anni, hanno sempre più bisogno sostegno.
«Ai problemi di salute del babbo, si sono aggiunti anche quelli di mia madre che è cardiopatica e in estate si è dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico – prosegue - così per un mesetto mi sono trasferita a casa loro con il bambino». E' andata avanti, più o meno, così fino a che non è arrivata lei: si chiama Emanuela l'«angelo della porta accanto» dell famiglia Taccini ed è una signora 60enne di San Frediano a Settimo, dai capelli biondi, la lingua sciolta e il volto forgiato dalla pazienza di chi nella vita ne ha viste tante. Frequenta la casa di Remuccio Taccini e Rosanna Bonaccorsi, rispettivamente il papà e la mamma di Irene, dall'inizio di dicembre. Praticamente da quando Irene Taccini ha alzato il telefono e chiamato “Pronto Badante”, il servizio finanziato dalla Regione Toscana e collegato in rete con i servizi socio-assistenziali della Società della Salute che, nei comuni della Zona Pisana, è gestito dalla Misericordia di Navacchio in collaborazione con la Cooperativa Paim e il Consorzio Cori di Firenze. «Da allora siamo tornati ad una normalità che ci mancava da tempo: mia madre ha ricominciato anche ad andare dal parrucchiere e il babbo, grazie ad Emanuela, ha anche ripreso a leggere e fare i cruciverba, un'attività molto consigliata per il mantenimento delle capacità ma che prima si rifiutava un po' di fare» sorride Irene Taccini. Che adesso è tornata a vivere a casa propria e va a trovare i genitori ogni pomeriggio insieme al fratello: «Ci ritroviamo quasi sempre da loro con tutti i nipoti».
Sono numeri in crescita quelli di “Pronto Badante” se è vero che, in dodici mesi, è passato da 353 a 532 richieste d’intervento. Ill servizio si propone di sostenere le persone anziane (over 65) residenti in Toscana, e le relative famiglie, nel momento in cui si presenta, per la prima volta, una situazione di fragilità. Il tutto grazie a un numero verde (800.593388 attivo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19.30 e il sabato dalle 8 alle 15) e dall’intervento, entro 48 ore dalla chiamata, di un operatore sociale nell’abitazione della persona per valutare le possibilità d’intervento, inclusa l’eventuale erogazione di un contributo di 300 euro una tantum per l’attivazione di un rapporto di lavoro regolare e occasionale con un’assistente familiare, fino ad un massimo di 30 ore.
Accanto a “Pronto Badante”, c'è anche il Progetto Ada, sempre gestito da Misericordia di Navacchio e Paim, uno sportello che offre alla famiglie e alle badanti un servizio gratuito tramite il quale i soggetti interessati, una volta messi in contatto, possano stabilire, autonomamente, se accordarsi o meno. Fondamentale, però, anche il ruolo dei patronati Acli con lo sportello intermediazione e lavoro (a Pisa, in via Cisanello 168) e il servizio dedicato per colf e badanti, presente in tutte le sedi Acli (per info 050.913120). Ovviamente senza dimenticare il ruolo fondamentale del servizio pubblico e dei “Punti Insieme”, ossia le porta principale d'accesso per la non autosufficienza. E' lì,che ci si deve rivolgersi per richiedere interventi di assistenza domiciliare o di tipo residenziale. Nella Zona Pisana sono tre: in città è al presidio sanitario di via Garibaldi 198. Un altro è a Navacchio (in via Tosco-Romagnola 194) e il terzo nei locali del distretto socio-sanitario di Vecchiano (via della Rocca 33). Per gli anziani in condizione di autosufficiente, la richiesta può essere presentata anche negli uffici del segretariato sociale presenti in tutti i presidi distrettuali.