Ancora una notte in fila Caccia all’ultimo biglietto

Tifoso lascia un messaggio sulla saracinesca: "Stiamo riposando qui di fronte". Tagliandi esauriti in pochi minuti. In città drappi e bandiere nerazzurre ovunque

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di Enrico Mattia Del Punta

L’ultima caccia al biglietto è terminata in poco meno di un’ora, una lotta finale nell’estremo tentativo di essere presenti per quello che sarà, comunque vada, il miglior risultato sportivo raggiunto dal Pisa in 31 anni. Ormai è fatta, chi è dentro è dentro, per chi è fuori, invece, non resta che organizzarsi. In famiglia, tra amici, o tra tanti locali della provincia che proietteranno la partita. "Ieri mattina - racconta Alessandro Cerri del Solo Pisa in via Piave – si sono presentati a decine, fin dalle 5 e mezzo del mattino. Perfino un tifoso di Pomarance residente a Torino si è presentato venerdì sera e ha messo un cartello sulla saracinesca: ‘Stiamo riposando di fronte, siamo i primi!’. Ha passato la notte fuori dal negozio dormendo in auto e meritatamente si è aggiudicato l’agognato biglietto". "Abbiamo servito dall’inizio della vendita solo 13 clienti – continua Cerri – senza prelazione c’erano circa 40 biglietti per la curva e poco più di un centinaio per gli altri settori". Tanti i delusi che ci hanno provato. "La coda interminabile di fronte al Pisa Store di via Luigi Bianchi raggiungeva la fine della strada. Anche chi si è messo in fila alle 6 del mattino non è riuscito ad ottenere il biglietto".

La città, nel frattempo, è colpita da uno stato confusionale dato da un’ansia perenne che non fa che aumentare con il passare delle ore. Drappi nerazzurri timidamente si affacciano alle finestre delle abitazioni pisane, la scaramanzia è tanta, per questo il silenzio la fa da padrona. Il mantra del pisano che si sente ripetere per le strade è sempre quello: "Non succede, ma se succede!". Mentre gli estremi della provincia di Pisa, forse come mai prima d’ora, si toccano. Da Vecchiano fino a Castelnuovo di Val di Cecina, la vera finale di Champions si gioca all’arena, 20.30. Pisa-Monza, 9942 tifosi paganti. Anche chi non sa come funziona il fuorigioco ha capito l’importanza di questa giornata, non è questione di calcio, ma di comunità, quella pisana, che vive, soffre e gioisce all’unisono. Chi non segue il Pisa, ha comunque un amico, un parente, un compagno o una compagna la cui gioia dipende dal risultato della squadra nerazzurra. E allora, succede che tutti vogliamo la felicità di chi si ama, funziona così a Pisa. Anche se non si è interessati, si tifa per la gioia di coloro a cui vogliamo bene.