ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Altri due Occhi del bosco. Telecamere anti-piromani a difesa del Monte Pisano

Si amplia la rete di videosorveglianza con apparecchiature termiche capaci di individuare i principi d’incendio sul Serra. Si rafforza il centro Aib di Calci.

L’inaugurazione dell’impianto nella sala intercomunale Aib di Calci

L’inaugurazione dell’impianto nella sala intercomunale Aib di Calci

di Enrico Mattia Del Punta

CALCI

Due nuove telecamere con sensori termici, programmate per un monitoraggio h24 dei monti pisani sul versante calcesano, ma orientabili all’occorrenza anche verso altri territori. È l’upgrade presentato ieri nel centro intercomunale Aib di Calci del sistema di videosorveglianza "Occhi del bosco", nato nel 2020 dopo il tragico incendio del 2018 che spazzò via mille ettari di vegetazione.

Le telecamere consentono la localizzazione automatica di focolai di incendio, permettendo ai volontari di intervenire in tempi strettissimi. Ma non solo: il sistema fornisce un supporto concreto anche nella fase di coordinamento degli interventi.

Uno strumento, dunque, "preziosissimo per poter intervenire con tempestività e puntualità" ha detto il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti. "Con l’avvio della stagione estiva – ha aggiunto –, dobbiamo ringraziare sin d’ora tutto il volontariato dell’antincendio boschivo, sempre a disposizione".

L’acquisto dei dispositivi, installati uno presso il centro intercomunale e l’altro sul monte Cimone, è stato possibile grazie a un finanziamento di circa 74mila euro ottenuto dal Comune di Calci nell’ambito del bando 2023 "Siti naturali Unesco per il Clima", attraverso il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Il territorio della Valgraziosa, infatti, rientra nel sito Mab-Unesco Riserva della Biosfera "Selve costiere di Toscana".

"Il comune calcesano – ha spiegato Francesca Logli, responsabile dell’Ufficio Biodiversità del Parco –, fa parte di questa Riserva della Biosfera, che comprende anche territori del parco e una porzione del comune di Collesalvetti e del Lungomonte. Territori – ha detto Logli – dove sviluppo, ricerca scientifica e conservazione vanno insieme".

I sistemi, inoltre, saranno in grado di rilevare anche abbruciamenti illegali, vietati su tutto il territorio regionale dal 21 giugno. L’amministrazione comunale di Calci spiega che, grazie agli "Occhi del bosco" e al nuovo sistema di allerta automatica, sarà possibile individuare tali pratiche e procedere con controlli e denunce.

Ghimenti è poi tornato sull’arresto di Giacomo Franceschi, rinchiuso nel carcere di Pisa dove dovrà scontare una pena residua di 8 anni dopo la condanna definitiva per l’incendio doloso che, tra il 24 e il 25 settembre 2018, devastò il Monte Serra.

"Una condanna – ha detto il primo cittadino – che è un monito per tutti. Chi brucia e dà fuoco a un bosco va in galera. Spero faccia da deterrente. Ed è bene che si sappia che il territorio si è dotato di strumenti di monitoraggio e lettura targhe per andare a pizzicare chiunque abbia strane idee". Il fatto che si trattasse di un volontario della Gva Calci "fa male due volte – ha aggiunto Ghimenti – ma anche per quello che è successo e per quello che poteva succedere. Perché se dal punto di vista ambientale è stato devastante, è solo grazie alle capacità d’intervento delle migliaia di persone giunte da tutta Italia che nessuno si è fatto nemmeno un graffio".