
Al setaccio il mondo dei rider: stop a caporalato e sfruttamento
Stop a caporalato, sfruttamento, lavoro senza regole nel mondo delle consegne. I carabinieri della Compagnia di Pisa e i colleghi del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro (Nil) di Pisa, sulla base anche delle indagini milanesi e di un servizio nazionale, hanno controllato: 2 hot spot, punti di incontro in cui operano i riders (in piazza della Stazione e piazza Manin, a Pisa); 9 fattorini di cui 4 italiani e 5 stranieri risultati tutti in regola con la normativa sul soggiorno; 9 mezzi di trasporto utilizzati dai riders (di cui 3 motocicli e 6 velocipedi); 9 (nove) account utilizzati. In quest’ultimo caso per scongiurare nuove forme di "caporalato digitale" attraverso l’illecita cessione di account. Fino a metà del 2019 era una pratica diffusa per non perdere l’account. Con la pandemia, la situazione si è complicata. I militari si sono anche concentrati su eventuali ipotesi di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (caporalato) da sottoporre alla Procura.