Nel tardo pomeriggio dello scorso 16 luglio, i Carabinieri Forestali hanno attivato il personale del Dipartimento ARPAT di Pistoia per verificare la segnalazione di un cittadino, che aveva notato la presenza di schiuma bianca nel torrente Pescia fra Calamecca e il ponte di Sorana. Il sopralluogo ha confermato la presenza significativa di schiuma bianca nel tratto del torrente all’altezza della deviazione per Casa Trasco, con accumuli evidenti nelle anse del letto fluviale. Il personale ha risalito il corso d’acqua, notando tracce di schiuma ancora in deflusso, che dimostravano che il fenomeno era in fase di esaurimento. Vicino all’abitazione del segnalante sono state eseguite nuove misurazioni ed è stato prelevato un campione d’acqua superficiale.
Gli ispettori hanno continuato a seguire a monte il torrente, fino a raggiungere le due cartiere Basilica e Panigada; accanto a quest’ultima è stato effettuato un secondo campionamento, a monte della cartiera era ancora presente una minima quantità di schiuma. I tecnici ARPAT, arrivati a Lanciole e Crespole, non hanno più potuto effettuare prelievi o esami, ma rientrando a valle hanno realizzato un terzo campione in un punto in cui la schiuma galleggiava sulla superficie. Il giorno dopo è stato effettuato un nuovo sopralluogo, che ha confermato come il fenomeno si fosse esaurito e il corso d’acqua fosse tornato alla normalità.
Il personale di ARPAT non è riuscito a individuare gli scarichi all’origine del fenomeno di inquinamento idrico segnalato, che al momento dei sopralluoghi si è dimostrato ormai in esaurimento; rimane da attendere i risultati delle analisi, che potranno fornire maggiori informazioni sulle sostanze che hanno originato la schiuma, dando, quindi, modo di valutare la necessità di eventuali ulteriori accertamenti e, nel caso che il fenomeno tornasse a presentarsi, permetteranno di effettuare indagini più mirate.
Non è la prima volta che al personale ARPAT arrivano segnalazioni di eventi simili, per questo ha già provveduto a individuare una serie di punti strategici di accesso al torrente, in modo da raggiungere velocemente la parte del corso d’acqua interessata dal fenomeno per concentrare le indagini.
Emanuele Cutsodontis