
Edoardo Fanucci prosegue la battaglia per la realizzazione delle rotatorie all’uscita del casello autostradale e presenta una segnalazione in prefettura,...
Edoardo Fanucci prosegue la battaglia per la realizzazione delle rotatorie all’uscita del casello autostradale e presenta una segnalazione in prefettura, mentre il caso sbarca in parlamento con una interrogazione. Prosegue così la sollecitazione al ministero dei trasporti affinché faccia partire l’opera. "Le rotatorie al casello di Montecatini – dice Fanucci - sono un priorità, bene che si torni ad accendere i riflettori su questa opera: necessaria, di buon senso, fondamentale per la viabilità, in entrata e in uscita di tutta la Valdinievole, ma anche per l’immagine di un territorio turistico e termale, inserito nel patrimonio Unesco, conosciuto e apprezzato in Europa e nel mondo. Adesso basta, non è più il tempo di restare a guardare". Il consigliere comunale annuncia che intende "rappresentare il problema al prefetto di Pistoia con una lettera e con una formale richiesta di incontro. Ora all’uscita del casello non c’è una rotonda, c’è un pericolosissimo incrocio. Così pericoloso da rappresentare un problema di ordine pubblico, di sicurezza; un vero pericolo per l’incolumità pubblica di tutti coloro i quali si trovano, loro malgrado, a doverci avere a che fare. Bene l’impegno del sindaco di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti, della giunta e consiglieri regionali che stanno seguendo con impegno la vicenda. Non lasciamoli soli". Non solo: Fanucci annuncia che "l’onorevole Raffaella Paita, che ringrazio per la disponibilità e l’attenzione nei confronti di un tema così importante e delicato, ha già avviato l’iter, al senato, per interrogare il ministro Matteo Salvini sull’argomento". Non è esclusa anche l’ipotesi di alzare il tiro: "Se anche queste iniziative non dovessero portare ai risultati sperati, ci faremo promotori di un’iniziativa di protesta tanto rumorosa quanto simbolica. Abbiamo già dato, in passato, dei segnali, purtroppo inascoltati. Ma non intendiamo arrenderci. Ricordo i cinque anni a Roma da parlamentare del territorio dove questa battaglia è stata per me un vero un chiodo fisso: non si contano interrogazioni parlamentari, richieste di accesso agli atti, confronti con ministri, viceministri e sottosegretari. Adesso che l’obiettivo è ad un passo dall’essere raggiunto, è il momento di rilanciare: Salvini ha bloccato un’opera già programmata, definita e finanziata. Non è giusto".
Da.B.