
Al Gran Caffè Gambrinus sipario sulla stagione della squadra di Barsotti. Per il terzo anno consecutivo l’obiettivo è chiaro: la promozione.
Sotto la pelle rossoblù continua a battere il cuore degli aironi, per nulla abbattuti dalla batosta di una A2 ancora una volta mancata per una manciata di minuti e più che mai vogliosi di tornare a volare. E nel cuore di Montecatini Terme, il Gran Caffè Gambrinus, è stata svelata al grande pubblico la fisionomia della Fabo Herons che per il terzo anno consecutivo andrà a caccia del salto di categoria, stavolta con ancora più decisione rispetto alle puntate precedenti visto il roster allestito da dirigenza e staff tecnico: "È il quinto anno che partecipo e per il quinto anno vedo una squadra sempre più forte", confessa Mario Boni, ambassador degli Herons, il cui intervento ha inaugurato la serata di gala a tinte rossoblù condotta dalla giornalista Rai Barbara Pedrotti. E davanti alla folla incuriosita e festante i protagonisti non si nascondono. "Vogliamo con tutte le nostre forze regalare un sogno alla gente di Montecatini, alla nostra gente" rivela Gabriele Carlotti, storico vice di coach Federico Barsotti, che gli fa eco: "Stare al passo con i progressi di questa società non è facile, noi ci abbiamo provato, siamo arrivati quasi sempre in fondo a tutte le competizioni. Negli ultimi anni ci è mancato l’ultimo step e quest’anno abbiamo iniziato a sudare molto presto per poterlo compiere".
Fra i giocatori è l’istrionico Chinellato a regalare momenti da one-man show, mentre gli autoctoni Sgobba e Natali infiammano il popolo di fede Herons presente al Gambrinus: "Questo posto e questi colori li porto nel cuore", dice il lungo classe 1992. Il capitano rossoblù lascia invece intendere che quella che sta per iniziare possa essere la sua last dance, ma prima di chiudere "vorrei riportare in Serie A la mia città". La sfida è lanciata.
Filippo Palazzoni