ARIANNA FISICARO
Cronaca

’Il Padule’ non ci sta. L’associazione risponde all’attacco ambientalista

Si infiamma il dibattito tra chi vorrebbe tutelare l’area e i proprietari terrieri. Il segretario Pellegrini: "In estate gli amanti della natura vanno in vacanza".

Uno scatto alcuni esemplari germano reale Padule Fucecchio (foto d’archivio)

Uno scatto alcuni esemplari germano reale Padule Fucecchio (foto d’archivio)

"Gli ambientalisti mentono sul Padule". È una presa di posizione molto dura quella dell’associazione ’Il Padule’, che vede irrigidirsi ancora una volta i rapporti tra gli ambientalisti e i proprietari terrieri, in gran parte cacciatori, sulla zona umida nostrana. Pomo della discordia questa volta è l’atteso piano faunistico venatorio della Regione nell’area palustre sul quale nei giorni scorsi il delegato Wwf per la Toscana Guido Scoccianti ha espresso preoccupazione sottolineando una certa incoerenza di visione nella stesura del piano stesso. Secondo Scoccianti infatti, il documento non prevederebbe affatto un ampliamento delle zone protette e, a fronte del disturbo provocato dall’uomo come si evince dal piano faunistico nulla la Regione avrebbe fatto per diminuire l’impatto della presenza di appostamenti fissi di caccia, fenomeno che andrebbe a disturbare inevitabilmente anche le specie protette. Dunque dopo le questioni sugli stralci adesso tocca discutere sulla presenza umana in un territorio come il Padule che comunque resta in larghissima parte di proprietà privata.

"Come al solito – scrive Pellegrini a nome dell’associazione Il Padule – il mondo animal-ambientalista, in questo caso il signor Scoccianti, delegato Wwf per la Toscana, commenta il nuovo testo del piano faunistico licenziato dalla giunta regionale, scrivendo falsità sul Padule di Fucecchio. Secondo Scoccianti infatti solo 200 dei 2000 ettari sono considerati riserva naturale. Voglio dunque ricordare al signor Scoccianti che il cratere del Padule di Fucecchio è di circa 1500 ettari e non 2000 e le aree protette al suo interno superano i 300 ettari. Il signor Scoccianti, che presumo non sia mai stato all’interno del Padule di Fucecchio, non può pretendere di ampliare le zone protette in proprietà privata e poi destinarle al più completo abbandono, come quelle esistenti, lasciando poi l’incombenza di pagare i tributi ai proprietari dei terreni. Il Wwf - prosegue Pellegrini - si faccia avanti e acquisti con soldi propri quelle proprietà ormai abbandonate da decenni, diventate ricovero di cinghiali, nutrie, lupi e altre specie alloctone, che stanno portando alla scomparsa quelle autoctone. Il problema – chiosa il presidente dell’associazione Il Padule, rivolgendosi direttamente al delegato del Wwf – è che voi tanto amanti della natura e degli animali, nei mesi di luglio e di agosto andate in villeggiatura, mentre noi proprietari del Padule le nostre vacanze le passiamo in questo ambiente, cercando di preservarlo per quello che ci è concesso fare dalla Regione Toscana. La invitiamo, se veramente ha a cuore quest’ambiente, a venire ad aiutare".

Arianna Fisicaro