DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Niccolai diffamato: c’è una indagine della Procura

"La procura della Repubblica mi ha comunicato ufficialmente che sono persona offesa di reato in un procedimento penale in cui...

Secondo le indagini della. procura Niccolai sarebbe la vittima di un caso di diffamazione aggravata

Secondo le indagini della. procura Niccolai sarebbe la vittima di un caso di diffamazione aggravata

"La procura della Repubblica mi ha comunicato ufficialmente che sono persona offesa di reato in un procedimento penale in cui ipotizza il reato di diffamazione aggravata ai miei danni". È questo l’annuncio del consigliere regionale Marco Niccolai (Pd). "Vedremo quali saranno gli accertamenti in sede giudiziaria – prosegue –, intanto però sono amareggiato perché, dopo che due persone sono state oggetto di decreto penale di condanna per diffamazione aggravata ai miei danni, la storia si ripete. Ancora troppi infatti fanno finta di non sapere che l’uso di determinate affermazioni sui social network o su applicazioni di messaggistica può configurare una forma di diffamazione che la giurisprudenza parifica a quella mezzo stampa. Inoltre, fanno finta di non sapere che ci sono profili sia penali che civili in determinate affermazioni e che dunque possono esserci sia azioni penali che civili. Chissà come mai mi ritrovo in questa condizione a poche settimane dalle prossime elezioni regionali? Coincidenze?".

Niccolai ricorda che "la diffamazione è qualcosa che va oltre il democratico e sacrosanto confronto politico, che può essere anche acceso ma che non può mai degenerare in campagne di discredito, offesa e attribuzione di fatti falsi. Un giudice ha già certificato che sono stato vittima di questo reato. Purtroppo in questi anni mi sono reso conto che questa degenerazione della convivenza civile e del dibattito pubblico sta contagiando troppi ed è trasversale, sia dal punto di vista politico, che di età e che di provenienza sociale".

Il consigliere regionale dei Dem sottolinea che "questo è il dato più preoccupante che questa esperienza mi ha insegnato: la lotta politica". diventa sempre di più fondata sul discredito della persona altrui, non sulle sue idee. Questo è inaccettabile. È chiaro che questa è anche una forma velata di intimidazione: chi non prende posizione su certi fatti o non assume iniziative politiche nette e radicali, come ho scelto di fare io in questi anni di impegno, ha un rischio assai minore di incorrere in questi problemi".