
Anna Trassi è stata eletta a Lamporecchio con una coalizione civica
Anna Trassi, è passato poco più di un anno dalla sua elezione: com’è stato questo primo tratto di mandato? "Questo primo anno è stato intenso, fatto di ascolto, di confronto, pieno di lavoro ma anche molto stimolante. Entrare in Comune non da cittadina ma da amministratrice cambia il modo di vedere le cose: ci si rende conto della complessità, ma anche delle tante possibilità che ci sono per migliorare la vita di tutti. Amministrare un paese come Lamporecchio significa essere sempre a contatto con le persone, ascoltare, cercare soluzioni concrete. La cosa più bella è vedere che, quando si lavora insieme, le cose accadono davvero".
Bilancio e videosorveglianza sono stati i primi interventi del suo governo. "Abbiamo iniziato da ciò che ritenevamo più urgente: abbiamo approvato subito il bilancio 2025 entro i tempi previsti e potenziato la videosorveglianza con l’installazione di nuove telecamere in punti strategici. Abbiamo poi lavorato per dare maggiore attenzione alle piccole manutenzioni: dalla cura del verde pubblico, ai parchi, alle scuole".
Come descriverebbe oggi il paese a chi lo guarda da fuori? Qual è l’identità e la direzione che intende dargli come amministrazione? "Lamporecchio è un paese con un’identità forte: legato alle sue tradizioni ma con tante risorse da valorizzare. C’è un territorio bellissimo, fatto di colline, vigne, oliveti, borghi come San Baronto e Porciano, ville storiche come la Villa di Papiano. In questo primo anno abbiamo cercato di valorizzare il territorio, rendendolo più curato e attrattivo, con la manutenzione degli spazi pubblici, dei giardini, delle strade, riattivando il legame tra cittadini e luoghi, portando eventi in tutte le frazioni, non solo in centro: iniziative estive, alle camminate, ai concerti e al festival letterario che per la prima volta quest’anno abbiamo svolto in maniera itinerante nelle aree verdi delle frazioni".
Il brigidino, il berlingozzo, l’olio di qualità. I prodotti tipici di rilievo non mancano. "Stiamo lavorando rafforzare l’identità culturale, puntando su tradizioni e prodotti locali attraverso fiere e mercatini, serate con musica e appuntamenti enogastronomici dedicati come ’Il Berlingozzo tra uscio e bottega’ che si è tenuta a maggio. Inoltre il nostro intento è aprire di più il paese all’esterno, partecipando ad esempio alla Borsa Internazionale del Turismo a Milano".
Lamporecchio ha elementi turistici forti: qual è la strategia per rafforzare l’offerta e attrarre nuovi visitatori anche fuori stagione? "La nostra idea è quella di puntare su un turismo lento, diffuso e di qualità, che unisca natura, cultura, buon cibo e accoglienza. In questo primo anno abbiamo già avviato alcune collaborazioni con gli altri Comuni della Valdinievole e non solo per progetto inter ambito, perché crediamo che per crescere davvero dobbiamo lavorare insieme. Un bell’esempio è stata l’iniziativa ’Alla scoperta del Montalbano e dei suoi borghi medievali, una passeggiata di due giorni da Serravalle a Vinci che si è tenuta a fine maggio. Un’altra occasione importante è l’Open Week della Valdinievole. Stiamo già lavorando all’edizione del 2026".
C’è qualcosa che si sente di dire oggi ai suoi cittadini, soprattutto a chi guarda con preoccupazione o spirito critico al lavoro dell’amministrazione? "Non abbiamo promesso miracoli, ma impegno vero. Stiamo lavorando ogni giorno, con serietà e concretezza. Non tutto si può risolvere subito, ma siamo presenti, ci mettiamo la faccia, ascoltiamo critiche costruttive e andiamo avanti con entusiasmo. Ai cittadini chiedo di continuare a partecipare, di aiutarci a migliorare. Lamporecchio è di tutti, e solo insieme possiamo farlo crescere" Francesco Storai