GIOVANNA LA PORTA
Cronaca

Niente surroga. Minoranza senza un consigliere

Dopo la richiesta presentata alla Prefettura, in merito alla surroga della dimissionaria consigliera comunale Annalena Gliori (nella foto) e alla...

Dopo la richiesta presentata alla Prefettura, in merito alla surroga della dimissionaria consigliera comunale Annalena Gliori (nella foto) e alla...

Dopo la richiesta presentata alla Prefettura, in merito alla surroga della dimissionaria consigliera comunale Annalena Gliori (nella foto) e alla...

Dopo la richiesta presentata alla Prefettura, in merito alla surroga della dimissionaria consigliera comunale Annalena Gliori (nella foto) e alla rinuncia a prenderne il posto di tutti i candidati non eletti della lista Fiducia, è arrivata la decisione del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell’Interno. "Si tratta di una ipotesi, quella del seggio vacante e della riduzione del numero dei consiglieri effettivi rispetto a quello del consigliere assegnati al Comune, prevista dal legislatore", afferma il vice capo Dipartimento vicario della direzione centrale per le autonomie, Caterina Amato. Per questo, "la tesi sostenuta dall’esponente … non appare condivisibile", prosegue, ricordando che il legislatore "dimostra di contemplare la riduzione del numero dei consiglieri effettivi quale conseguenza della mera impossibilità di procedere alla surroga degli stessi nel corso della consiliatura". Una indicazione che, di fatto, toglie un consigliere al gruppo di minoranza.

Secco il commento di Salvatore Leggio, coordinatore del gruppo di maggioranza ’Pescia è di Tutti’. "Abbiamo accordato piena fiducia alla richiesta della minoranza di interpellare il ministero – afferma – Ora che il parere ministeriale ha sgombrato il campo da ogni dubbio, i consiglieri comunali possono assumere le proprie decisioni con maggiore serenità, senza il timore di ricorsi che avrebbero potuto ipoteticamente compromettere la legittimità di atti o votazioni. In questa triste vicenda, non ci sono né vinti né vincitori – sottolinea in chiusura –. Ci sono soltanto miseri giochetti politici che, purtroppo, hanno finito per indebolire la democrazia e la pluralità".

Emanuele Cutsodontis