
La preside Annalisa Fattori lascerà il Lorenzini per il Forteguerri di Pistoia
La scoperta che la dirigente Annalisa Fattori è stata trasferita al Liceo Forteguerri di Pistoia, senza che sia stato nominato un dirigente per prenderne il posto al Liceo Lorenzini, ha colpito in negativo i promotori del Comitato nuova sede del Liceo Lorenzini, i quali, però, non si sono rassegnati "nonostante la totale mancanza di risposte da parte del Comune di Pescia e della Provincia di Pistoia alla lettera inviata ormai più di un mese fa – ricordano in una nota – che poneva quesiti urgenti sul fallimento della trattativa e dell’inatteso ricorso al Tar riguardante le procedure burocratiche intraprese per la costruzione del nuovo Liceo Lorenzini".
Il Comitato ritiene che ci sia la necessità di realizzare una nuova scuola. "Nei giorni scorsi – afferma oggi il Comitato – abbiamo avuto un proficuo e informale incontro con il sindaco di Buggiano, da cui è emerso che ci sarebbe un’area abbastanza grande e già servita dai servizi pubblici (ferrovia e pullman ndr) dove costruire la nuova scuola. È, per il momento, solo un’idea, una possibile alternativa che ha buone premesse, ma nulla di più", in cerca di una soluzione, non necessariamente sul territorio comunale. Il sindaco Daniele Bettarini ha precisato che "la priorità rimane Pescia, ma noi ci poniamo come soluzione alternativa".
I promotori del Comitato non disdegnano l’ipotesi del trasferimento, pur rimanendo in attesa "che chi di dovere ci chiarisca, senza ambiguità, la situazione che si è venuta a creare, le iniziative intraprese, le possibili soluzioni e la tempistica che si presume necessaria al fine di poter realizzare il nuovo liceo Lorenzini a Pescia – affermano –. Nonostante troppe e gravi siano le ambiguità di questa vicenda, non abbiamo intenzione di rinunciare, con spirito di collaborazione, alla ricerca di tutte le strade e le alternative che possano far sì che i ragazzi del Lorenzini, che continuano a studiare con impegno, come dimostrato anche quest’anno dalle molte valutazioni di eccellenza alla maturità, siano considerati degni di una scuola nuova e diversa da quella in cui li costringono gli amministratori di oggi".
Emanuele Cutsodontis