
Alessio Pagnini
Buggiano (Pistoia), 14 giugno 2025 – Si è spento dopo una lunga malattia Alessio Pagnini, 47 anni, conosciuto e amato sul territorio di Buggiano. Lascia mamma Irene, babbo Adriano e il fratello Andrea.
Un vuoto incolmabile anche per l’Asd Borgo a Buggiano, dove aveva mosso i primi passi come calciatore e aveva militato a lungo. «Poi era rimasto nella società come fisioterapista e massaggiatore della prima squadra – racconta il sindaco Daniele Bettarini –. Un dolore profondo anche per me che l’ho allenato ai tempi delle giovanili».
Il primo cittadino ricorda ancora quel volto pulito e sorridente: «Il classico ragazzo d’oro. Intelligente, bravo giocatore, bene educato e sempre di buon umore». Con un sogno nel cassetto: la fisioterapia e realizzato nel migliore dei modi. A Borgo a Buggiano, dove aveva esercitato in diversi studi (uno proprio in paese) era molto richiesto. «Era un ragazzo speciale e un bravo professionista – dice ancora Bettarini – e ci tengo davvero a ricordare la sua passione e il suo amore per il calcio e per lo sport. Era diventato un uomo in gamba, davvero un esempio per tutti».
La scomparsa prematura di Alessio è vissuta dal Borgo Asd come un momento di grande dolore. Un animo gentile il suo. In un post del novembre 2023 scriveva: «Le donne vanno rispettate e amate, nessuna esclusa. I bambini vanno educati, da subito. Mi vergogno, da uomo, per la ferocia, l’atrocità e la barbarie a cui il mio genere si riduce con squallidi e meschini comportamenti. Sono stato molto colpito e toccato dalle notizie di femminicidio, come anche purtroppo altre volte in passato, ma la mancanza di rispetto verso le donne parte da molto prima di un gesto estremo e definitivo come l’omicidio».
La sensibilità di Alessio viene confermata dalle parole e dal ricordo di coloro che lo hanno amato. Alessio aveva studiato e di era formato all’Università di Pisa, poi aveva lavorato anche su Lucca e Pistoia. Adorava il mondo dei giovani e dello sport ed era convinto che l’educazione delle nuove generazioni, come scriveva nei suoi post, dovesse essere potenziata con messaggi chiari e buoni princìpi, basandosi sul rispetto per i più fragili. Sul campo di calcio, come nella vita reale e quotidiana. «Restiamo attoniti e senza parole – dice Bettarini – voglio abbracciare forte la sua famiglia». Giovanna La Porta