Temporali forti, scatta l’allerta. Mai così caldo da 70 anni ma le temperature caleranno

La Sala operativa della Protezione civile aggiorna il bollettino: raffiche di vento a 100 all’ora. Sulle coste e le isole dell’arcipelago previste mareggiate. E da martedì torna il sole

Firenze, 9 gennaio 2023 - ll maltempo in Toscana è arrivato. La Protezione civile regionale ha esteso l’allerta gialla per temporali forti fino ad oggi. La perturbazione di origine atlantica porterà su tutta la Toscana piogge diffuse, temporali, venti forti e mareggiate. La Sala operativa ha quindi aggiornato il codice giallo che riguardava il solo nord-ovest della regione. Per rischio idrogeologico del reticolo minore lo stato di vigilanza riguarderà fino alle 11 di oggi tutto il territorio regionale. Temporali forti saranno possibili sulla costa e nelle zone a ridosso delle stesse aree costiere. I venti saranno forti soprattutto su costa e arcipelago e sui crinali appenninici, con raffiche localmente fino a 100 chilometri all’ora. Per le mareggiate, il codice giallo sarà in vigore per tutta la giornata di oggi e interesserà tutta la costa e le isole dell’arcipelago.

Prevista una discesa delle temperature massime che arriveranno nella giornata di oggi ai 12 gradi ad Arezzo e ai 15 di Livorno (comunque superiori alla media del periodo), le minime saranno tra i 5 gradi nei territori interni e i 12 gradi sulla costa. Domani minime più basse e così anche le massime intorno agli 11 gradi, via la perturbazione e cielo sereno o quasi. La pioggia tornerà giovedì.

Siamo di fronte comunque ad un inizio di inverno alquanto anomalo con temperature che non si registravano da 70 anni. Un record assolutamente negativo che fa pensare a quanto sia mutato il clima con inverni, e non è il primo questo appunto, con temperature miti. Le conseguenze sono immediate sulle coltivazioni e sulle piante. Fioriture già in stato avanzato (le mimose ad esempio). Adesso, gli esperti dei campi, temono l’arrivo nelle prossime settimane, di forti gelate che potrebbero compromettere le colture.