Marina di Pietrasanta (Lucca), 7 marzo 2023 – Sono le 18,40 quando dall’ingresso nord del campo d’atletica “Falcone e Borsellino“ entra la macchina con a bordo Samuele Ceccarelli e il suo allenatore Marco Del Medico, provenienti dall’aeroporto di Malpensa. L’atleta massese, neo campione dei 60 metri piani agli Europei indoor di Istanbul dopo aver conquistato pochi giorni prima il titolo nazionale, è ignaro della festa a sorpresa organizzata dai suoi amici e parenti in quella che è diventata la sua seconda casa, la sua città d’adozione, visto che è in questo campo che viene ad allenarsi quasi ogni giorno. La macchina scorre tra la tribuna e la pista: poco dopo esplode il tripudio.
Torce, un fumogeno azzurro, gli striscioni “Mi raccomando, parti basso. Grazie coach” e “Al nostro campione europeo”, il palloncino con il numero 1 color oro, coriandoli anche quelli color oro, applausi e il coro scandito “Samuele, Samuele!“. Il velocista 23enne non fa a tempo ad uscire dalla macchina che ad attenderlo è un tornado di abbracci. Ci sono tutti: i genitori Corrado Ceccarelli ed Elisabetta Giacinti, i nonni – la nonna, in particolare, si è fatta colorare i capelli di azzurro – gli amici che hanno avuto l’idea della festa, colleghi, tanti atleti giovani e adulti. Tra tutti non meno di 120 persone, in gran parte apuani ma anche numerosi versiliesi. Ufficializzando così un rapporto di sportiva fratellanza tra Massa e Pietrasanta. Arrivano anche il campione olimpionico Nicola Vizzoni, l’assessore allo sport Andrea Cosci, il presidente dell’Atletica Pietrasanta Versilia – che ha in gestione l’impianto – Matteo Mattei e uno stuolo di cronisti e telecamere.
Samuele si avvicina al maxi poster che lo ritrae felicissimo e commosso dopo la vittoria in Turchia e lo firma, per poi brindare con la folla come fanno i campioni: svuotando la bottiglia di spumante tra flash, foto e richieste di selfie e autografi. "Dopo la vittoria ai campionati italiani ed europei, doppietta di cui devo ancora rendermi conto – esordisce l’atleta – non mi aspettavo neanche tutto questo. Addirittura il giro d’onore sotto la tribuna, tanti amici: che bello, che emozione. A Istanbul mi sono commosso quando hanno suonato l’inno di Mameli, ma con questa accoglienza mi hanno fatto venire un altro mezzo infarto. È stata una bellissima sorpresa, una scarica di energia, sono rimasto stranito anche perché il viaggio di ritorno è stato lungo: stasera andrò a letto senza neanche cenare". Samuele non nasconde di nuotare in un autentico brodo di giuggiole, tanto più se si pensa agli acciacchi che per un paio d’anni gli hanno impedito di allenarsi come avrebbe voluto. Colpa di una fascite plantare che gli ha causato una microfrattura da stress alle caviglie. Dallo scorso agosto invece è riuscito a completare il piano di allenamento e i risultati sono arrivati come nemmeno lui si aspettava.
“Ora mi godo il meritato riposo – prosegue – e poi si torna qui per continuare a lavorare con calma. La prossima settimana avrò anche un raduno a Roma con la staffetta azzurra. L’obiettivo ora è migliorarmi per i 100 metri: a maggio avrò le prime gare, dovrò darci dentro come ho sempre fatto. Come ho fatto a vincere? Non ci sono segreti né formule magiche, ma solo tanta concentrazione. Ripartirò da qui, che è ormai la mia seconda casa: il blu di questa pista d’atletica, come i colori dell’Italia, mi ha ’ispirato’ e portato bene. Non ho ancora ben realizzato questa impresa, ora mi godo questo momento magico". Su richiesta degli amici, Samuele si toglie il cappello mostrando le tre rasature che vengono incise dietro la nuca agli atleti che per la prima volta vanno in Nazionale, come fosse una ’matricola’, una forma di iniziazione.
“È un’emozione fortissima – vanno a ruota i genitori – come fossimo sballottati in una lavatrice. La vita di Samuele sarà sempre la stessa, cercherà di conciliare gli studi alla facoltà di giurisprudenza con gli allenamenti, vedremo a cosa darà più importanza". Una gioia condivisa dall’assessore: "Siamo felicissimi per i risultati ottenuti da Samuele, ennesimo campione ’partorito’ da questo impianto, diventato una fucina di medaglie: dagli olimpionici Vizzoni, Stefano Ticci e Luca Tesconi, fino allo stesso Del Medico, che corse insieme all’atleta ipovedente Lorenzo Ricci ipovedente a Sydney. Vogliamo pensare che il campo abbia portato fortuna anche a Samuele, aleticamente parlando un nostro concittadino. Lui e Del Medico, che vive a Strettoia, saranno ricevuti in municipio per un riconoscimento ufficiale". Anche Del Medico è raggiante: "Abbiamo sofferto, ora siamo al settimo cielo. Ripartiremo senza porci limiti".