Migranti, la nave di Emergency soccorre un’imbarcazione: in 29 sbarcheranno a Carrara

A bordo anche tre donne e un bambino

Naufraghi soccorsi (foto di repertorio)

Naufraghi soccorsi (foto di repertorio)

Carrara, 2 giugno 2023 - La nave di Emergency, Life Support, ha soccorso un'imbarcazione partita da Sabratah, in Libia, con a bordo 29 persone tra cui tre donne e un bambino. Il soccorso in mare è avvenuto oggi, venerdì 3 giugno.

L'imbarcazione si trovava in acque internazionali, nella zona di ricerca e soccorso libica, ed era stata segnalata dall'aereo Airborne della Ong Sea Watch. L'unica nave di soccorso presente nell'area era appunto la Life Support di Emergency. Dopo aver concluso le operazioni di salvataggio e aver informato le autorità, la Life Support ha chiesto un porto dove sbarcare i naufraghi, e il Centro di coordinamento del soccorso marittimo di Roma ha assegnato Marina di Carrara. I naufraghi provengono da Eritrea, Etiopia, Gambia e Sudan. “Luoghi - spiega la ong - in cui la sopravvivenza non è garantita a causa di conflitti armati e mancanza di cibo. Alcuni hanno viaggiato anche per anni prima di poter provare a raggiungere l'Europa”. “Il bambino al momento sembra molto turbato, era a rischio di disidratazione e iportermia - afferma Giovanni Dolci, medico a bordo della nave -. Al momento del soccorso, molti di loro erano imbevuti di carburante e acqua salata, una miscela che se resta a lungo a contatto con la cute causa ustioni chimiche”.

“I naufraghi - commenta Albert Mayordomo, capomissione della Life Support - erano partiti all'una e trenta della scorsa notte ed erano in viaggio da quasi dieci ore quando abbiamo iniziato le operazioni di soccorso. Non appena ci siamo avvicinati siamo stati investiti da un fortissimo odore di benzina. Le taniche a bordo si erano rovesciate: alcuni naufraghi erano immersi nella benzina e, per mancanza di carburante, il natante non sarebbe stato in grado di navigare ancora a lungo”.

Life Support è la nave di ricerca e soccorso di Emergency ed è attiva nel Mediterraneo Centrale, la rotta migratoria più mortale al mondo, dal dicembre 2022. In questa rotta, solo nel 2023, si sono contati almeno 983 morti. La Life Support ha soccorso finora 683 persone.

Maurizio Costanzo