
Il sindaco Ferri col presidente dell’associazione Patrik Takambou e la vice presidente Giulia Cornero all’inaugurazione dello sportello
Dare voce al paziente per migliorare la sanità. L’associazione Lunigiana Salute aiuta il cittadino a vedere rispettati i propri diritti. Il compito non è sostituirsi alle istituzioni, ma fare in modo che i diritti in campo sanitario siano tutelati, in modo particolare, esigendo l’applicazione delle leggi, delle norme, delle disposizioni che li riguardano. Il presidente è un infermiere, si chiama Patrik Takambou, che anche è laureato in giurisprudenza, vive in Italia da anni e ha sposato l’italiana Giulia Cornero anche lei nel mondo sanitario, vicepresidente del sodalizio. L’associazione è nata 3 mesi fa con l’apertura di uno sportello virtuale legato al numero unico 333-8964562, ([email protected]), nel frattempo molto lavoro è stato svolto per aiutare pazienti che da mesi non riuscivano ad avere appuntamenti per visite nonostante codici di priorità da urgenti a 30 giorni.
"Sono tantissimi - dicono a Lunigiana Salute - abbiamo trovato difficoltà con le visite ematologiche, le mammografie e i tempi degli interventi chirurgici. Ci sono persone che attendono di essere operati da un anno e per risolvere i loro problemi devono rivolgersi a strutture private. Proprio in questi giorni, un persona che si è vista chiedere 22mila euro per un’operazione che all’interno del sistema sanitario è prevista senza spese al netto del ticket". Nei giorni scorsi l’associazione era impegnata ad accompagnare un invalido a una visita alla struttura ambulatoriale di Aulla. Altre azioni sono state svolte per dare un aiuto a pazienti delle frazioni montane per quanto riguarda la consegna di presidi sanitari come bombole di ossigeno e farmaci prescritti e prelevati in farmacia. L’associazione Lunigiana Salute si è impegnata anche a svolgere un ruolo di sostegno per compilare domande di aggravamento dell’invalidità, per richieste di accompagnamento, avvalendosi della collaborazione di patronati locali. Grazie alla consulenza legale gratuita fornita da avvocati sono stati trattati casi di riconoscimento di infortuni e mala sanità.
"Mettiamo a disposizione le nostre conoscenze e competenze per aiutare i cittadini nei rapporti con l’Asl - proseguono i volontari - A nome del cittadino inviamo una Pec all’azienda sanitaria segnalando i casi critici. Sinora l’Asl ha offerto risposte esaustive alle richieste". Gli associati sono infermieri, medici, oss, pazienti. Il sodalizio chiede di ottenere una sede per lavorare al meglio. Un ambiente utilizzabile qualcha ora, 2 giorni a settimana. Al momento dell’avvio dell’attività associativa era stato promesso un interessamento delle istituzioni che però non si è ancora concretizzato. Natalino Benacci