
Il sit in di protesta andato in scena mercoledì davanti a palazzo civico con sindacalisti e operatori
Tiene banco il caso della comunità Tiziano di Aulla, l’Azienda USL Toscana nord ovest ribadisce la propria volontà di arrivare a una soluzione positiva della vicenda, in primo luogo per il bene degli utenti, persone fragili e che necessitano di continuità di assistenza. Vi è da tempo l’impegno - spiega l’azienda - nel cercare un accordo che possa tutelare in particolare gli ospiti e il loro percorso riabilitativo.
"Dal Comune l’Azienda sanitaria ha avuto dal Comune di Aulla la disponibilità dell’immobile, in cui ha sede attualmente la comunità terapeutica, per la sola finalità dell’espletamento di una gara - viene precisato - E’ infatti in fase d’avvio la gara per l’affidamento in concessione dell’attività sanitaria riabilitativa “in regime residenziale per pazienti psichiatrici”. Per la stessa finalità - questo è l’auspicio - anche il gestore ha tutta la possibilità di continuare a garantire l’attività di assistenza.
L’Asl sta quindi promuovendo una serie di incontri istituzionali con tutte le parti in causa (uno all’inizio della prossima settimana) con l’obiettivo di arrivare a un’intesa che renda possibile la continuità del servizio, fermo restando che adotterà ogni iniziativa utile per garantire tale continuità alla luce delle responsabilità in gioco".
Sul tema interviene anche il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini: "Penso sia urgente e necessario tutelare i lavoratori - dice - ma anche il diritto alla salute dei pazienti e la storia di una struttura costruita nel tempo con amore e professionalità". E poi: "La Tiziano è una realtà fondamentale nel panorama dell’assistenza psichiatrica e della salute mentale per tutta la Lunigiana, non possiamo assolutamente permetterci di perderla. Questo non è solo un luogo di cura, ma anche di amorevole assistenza grazie alle competenze accumulate dal personale. Non penso sia possibile e utile ai pazienti smembrare questa realtà, si sono create dinamiche utilissime a garantire che le persone ricoverate godano delle migliori cure. Si tratta di pazienti fragili, con storie difficili, di violenza o reati, che hanno esigenze particolari. È una realtà da tutelare, magari con un’assemblea aperta al pubblico alla presenza di tutti i sindaci e del presidente Giani".