MONICA LEONCINI
Cronaca

Pronti a un accordo sulla ‘Tiziano’. L’Asl: "Non chiudete la comunità"

Incontro tra l’azienda sanitaria e il gruppo La Villa che gestisce il centro per malati psichiatrici ad Aulla

Incontro tra l’azienda sanitaria e il gruppo La Villa che gestisce il centro per malati psichiatrici ad Aulla

Incontro tra l’azienda sanitaria e il gruppo La Villa che gestisce il centro per malati psichiatrici ad Aulla

"La Tiziano è parte della comunità aullese". Che si è schierata dalla parte di dipendenti e pazienti, persone fragili, da tutelare. Dopo l’ordinanza di sgombero arrivata dal Comune di Aulla, con cessazione di attività a fine giugno, pare che si possa arrivare a un accordo per la comunità psichiatrica di Aulla. Ieri Carlo Iuculano, presidente del Consiglio di amministrazione e amministratore delegato del gruppo ‘La Villa’ che gestisce la struttura, ha incontrato i vertici dell’Asl Toscana nord ovest, per venire a capo alla vicenda. Poi ha parlato con i dipendenti, per rassicurarli sul loro futuro lavorativo. Non è semplice infatti affrontare ogni giorno con l’incertezza di vedere terminare un progetto che va avanti con successo da oltre vent’anni.

"L’Asl ha chiesto – spiega – la continuazione del servizio. La Villa manterrebbe la disponibilità dell’immobile, con revoca dell’istanza di sgombero sino alla assegnazione al vincitore della gara pubblica di vendita dell’immobile e affidamento del servizio, data in cui cesserebbero il comodato e il contratto di appalto. Abbiamo dato piena disponibilità, con l’impegno a partecipare alla gara pubblica". Un accordo che garantirebbe ai dipendenti di continuare a lavorare ad Aulla, fino alla gara per l’accreditamento e la vendita dell’immobile, compresa la parte in condizioni di degrado.

Ma il gruppo si impegna a offrire l’importo del credito che vanta nei confronti del Comune per i lavori svolti all’immobile: un milione e 400mila euro, calcolati a partire dal 2009, data di inizio servizio. La vicenda non è semplice perché c’è ancora una causa in corso: il Comune di Aulla accusa il gruppo La Villa di non aver pagato l’affitto, il gruppo sostiene di essersi sempre reso disponibile a sottoscrivere il contratto tenendo però conto delle spese sostenute negli anni. Tra l’altro l’azienda sarebbe disponibile ad acquistare tutto l’immobile e ristrutturarlo. Oggi anche nella parte utilizzata alcune stanze hanno dovuto essere chiuse per gravi infiltrazioni provocate dall’area abbandonata. La perizia chiesta dal tribunale ha confermato le spese sostenute dal gruppo. Nel caso in cui il Comune non accettasse, la causa proseguirebbe, la Villa cesserebbe l’attività a fine mese, trasferendo i dipendenti in residenze per anziani.

"Il percorso individuato prevede un bando congiunto tra Asl e Comune – spiega Iuculano –. Per noi la Tiziano è un progetto importante, i ragazzi ospiti sono importanti e il team è da salvaguardare. Ci sono solo tre strutture simili in Toscana, per un totale di 44 posti e venti sono i nostri. Gestiamo altre strutture psichiatriche, con 40 posti a Varese e 30 a Como, ci occupiamo anche di anziani e di disabili, ma con Aulla c’è un legame particolare".

Molti cittadini si sono schierati dalla parte di ospiti e dipendenti, sono pronti a raccogliere firme per salvare la struttura. E i lavoratori sono pronti a lottare per restare alla ‘Tiziano’ e nel gruppo, con cui hanno sempre avuto un rapporto di stima e rispetto reciproci. "Ci sentiamo delle pedine – dicono in coro –, noi e gli ospiti siamo in mezzo. I nostri pazienti sono fragili e devono essere protetti e tutelati, rischiamo di compromettere tutto il lavoro fatto finora".

Nelle foto l’ingresso della struttura e alcuni dipendenti

Monica Leoncini