
Arte e impegno sociale nella manifestazione “Torano Notte e Giorno” di cui Emma Castè. e direttrice artistica
Il borgo di Torano sarà testimonial della contro la violenza di genere e chiamerà a confronto fisici, neurologi, giornalisti su linguaggio e stereotipi. Le scalinate del chiesa del paese diventeranno palco per il convegno-evento che vedrà tra gli ospiti l’astrofisica Poggiani, la neurologa D’Avino, la criminologa Bellini e la giornalista Bonuccelli il 29 luglio alle 21.30. La grande panchina in marmo e vetro che custodisce le celebri scarpette rosse simbolo della ribellione delle donne e loro dolore, è diventata il simbolo delle battaglie di Torano contro la violenza di genere. Poi ci sono state le installazioni, le mostre e le iniziative, i tanti momenti di riflessione, incontro e confronto in giro per l’Italia che in questi dieci anni e più hanno sfidato gli stereotipi di genere e tutte quelle forme di violenza di cui si alimentano.
E’ in questo contesto, da un’idea di Emma Castè e del Comitato Pro Torano “RispettiAMOci”, che nasce il convegno-evento ospitato nell’ambito della programmazione della rassegna diffusa di arte “Torano Notte e Giorno” (27 luglio – 13 agosto). Un confronto che vuole tenere accesa la luce su una delle più grandi ed attuali emergenze sociali del secolo. Proprio la scalinata della chiesa di Torano ospitò nel 2013 le scarpette rosse, ed è quest’anno focalizzato sulla connessione tra linguaggio e stereotipi. E la la rassegna di arte diffusa quest’anno è dedicata al tema del miracolo italiano.
A parlarne, nel salotto condotto da Emma Castè, interverranno la professoressa Rosa Poggiani, fisica e astrofisica dell’Università di Pisa; Carla D’Avino, neurologa e neuroriabilitatrice; Giovanna Bellini, neurologa e criminologa; Francesca Menconi, responsabile del centro antiviolenza; Ilaria Bonuccelli, giornalista e autrice di campagne di stampa contro la violenza, e Aldo Scavuzzo, responsabile Prevenzione, Urgenza, Risposta. "Anche il 2024 si è chiuso con un bilancio drammatico: 113 femminicidi. C’è ancora tantissimo da lavorare. – spiega Emma Castè, direttrice artistica della rassegna – Con questa iniziativa diamo voce al paese di Torano, alle donne e agli uomini, che rinnegano questo presente di violenza e discriminazioni. La violenza di genere è un retaggio cultura radicato in secoli di stereotipi e di ruoli nella società. Una società che però è profondamente cambiata e dove la parità di genere è una ricchezza del genere umano".