
La visita, di qualche tempo fa, del sindaco Francesco Persiani nella cucina della Sagra di Sant’Anna di Forno dove si preparano tordelli, capra. e altre specialità locali
Al via l’attesissima sagra di Sant’Anna a Forno. Fino a domenica 27 luglio si susseguiranno senza sosta giorni di musica, gastronomia e serate di relax, nella frescura del fiume Frigido. L’aspetto gastronomico richiama da sempre moltissime persone per gustare i prelibati tordelli fornesi, che vantano la DeCo, preparati a mano da volontari del luogo, il tradizionale piatto tipico di Forno della capra in umido alla cavatora, lo stinco alla Santese, più assaggi di formaggi caprini e miele locale per concludere con l’immancabile torta di riso. Ottima musica e ballo animeranno le serate, con esposizione di articoli e prodotti dell’ingegno e dell’artigianato a cura di alcune associazioni locali lungo la via Vecchia del paese.
La direzione artistica è stata affidata all’associazione Occhioni&Magrini di Forno, che ha messo in piedi un programma variegato di attrazioni, toccando vari aspetti che riguardano le tradizioni della cultura fornese. Nel palco allestito nella piazzetta dei Leggi, dalle ore 21, si potrà assistere a esibizioni musicali tra cui la serata clou di sabato 19 luglio dedicata alla memoria del maestro Giuseppe Fruzzetti, voluta dalla figlia Irene sostenuta dalla famiglia, da amici e dall’associazione Occhioni&Magrini. Giuseppe per molti anni era stato direttore artistico della sagra di Sant’Anna. E’ ricordato soprattutto per la sua passione verso la musica, e per aver messo le sue competenze di maestro chitarrista a disposizione di numerosi allievi invitati a partecipare alla serata.
Altre serate di musica: 18 luglio con Albino Berti, 20 luglio karaoke con Fabio Manfredi, 22 e 23 luglio con Enrico Biagi, 24 e 27 luglio Alberto & Ivano, 25 luglio "nella festa il Mago", 26 luglio musica argentina. Sempre il 26 luglio dalle ore 19 alle 24 nel parcheggio presso la Casa Socialista, si potrà giocare a calcio balilla.
Tra sacro e profano si inserisce la storia della festa di Sant’Anna, venerata a Forno e invocata anche come protettrice delle madri e delle partorienti. Una festa che si perde nella notte dei tempi. Nell’antichità, nel passaggio dai pascoli alti e quelli bassi, durante la transumanza, i pastori e le loro greggi si fermavano insieme e celebravano feste e incontri. E Forno era un punto di riferimento per questi momenti proprio in occasione della festa di Sant’Anna. Con l’arrivo del cristianesimo questa festa di mezza estate diventò un momento di venerazione, unendo nella celebrazione i due santi del periodo che si festeggiano a Forno: Sant’Anna e San Vittorio.
La sagra, da trent’anni, anticipa quella che è la festa religiosa con la solenne celebrazione del 26 luglio, con le messe, la benedizione dei bambini e delle puerpere e la suggestiva processione notturna, riscoprendo vie antiche, piazzette, angoli e punti di ritrovo di un tempo. All’opera, come sempre, giovani e meno giovani nello spirito dell’accoglienza fornese.
Angela Maria Fruzzetti