
Carrara (Massa Carrara), 10 ottobre 2023 – Ancora un camion, sempre in autostrada ma questa volta non in contromano. Erano passate le 6, ieri mattina, quando l’autostrada A12 in direzione nord verso Genova si è paralizzata. Un autoarticolato è stato costretto a fermare la sua corsa a causa di un incendio, durato più di 7 ore, innescato dal rimorchio che trasportava tubi di plastica che ha causato poi lunghe code anche nelle strade urbane. Il mezzo stava percorrendo il tratto tra il casello di Carrara e quello di Sarzana quando l’autista, al chilometro 106 in località Marinella, ha notato dallo specchio retrovisore delle fiamme nella parte posteriore del rimorchio.
A quel punto ha rallentato la marcia e si è fermato sulla destra nella corsia di emergenza. Una volta sceso dalla motrice ha visto che queste avevano già avvolto una gomma così ha sganciato il rimorchio per poi allontanare il camion e metterlo in sicurezza da un eventuale incendio, che da lì a poco si sprigionerà. Intanto gli altri mezzi bloccavano ormai il normale flusso visto che le fiamme avevano avvolto tutto il semirimorchio emanando un forte calore, si levava un’intensa nube scura e l’odore di plastica bruciata raggiungeva le case limitrofe. All’arrivo dei vigili del fuoco del distaccamento di Carrara e di Sarzana, della polizia stradale di Viareggio e del personale Salt si è resa necessaria la chiusura del tratto: dal casello di Carrara a quello di Sarzana, per 14 chilometri. Sull’incendio le autorità stanno vagliando le possibili cause come un surriscaldamento dei freni del semirimorchio o una gomma che scoppiando ha poi preso fuoco.
Come succede in questi casi lunghi incolonnamenti hanno poi interessato il tratto quando, intorno a mezzogiorno, si registravano 12 chilometri di coda fino al chilometro 106. L’uscita obbligatoria al casello di Carrara ha poi causato quasi 10 ore di traffico e chilometri di code nelle strade urbane a causa dell’incidente che ha paralizzato l’autostrada apuana riaperta poi nel pomeriggio. Per la direzione nord tutti i mezzi sono stati costretti a utilizzare le due arterie principali che collegano la Toscana con la Liguria: l’Aurelia e il viale Colombo, ma l’ingente flusso dopo poco ha messo in ginocchio le strade di Carrara.
Il traffico ha così iniziato a farsi sentire già dalle 8 con chi doveva andare a scuola e chi al lavoro, fermo in lunghe code perché "essendosi riversato tutto il flusso sulle strade ordinarie - spiega la comandante della polizia municipale di Carrara, Paola Micheletti - si sono creati notevoli rallentamenti sia sul viale Colombo che sull’Aurelia e anche sul viale Galileo Galilei. Avendo previsto l’uscita obbligatoria a Carrara è evidente che il traffico è andato o verso mare sul viale Colombo o verso monti sull’Aurelia e quindi si è poi creato un passaggio troppo rilevante per essere smaltito".
Sul fronte ligure invece i possibili effetti collaterali del materiale bruciato hanno costretto la sindaca di Sarzana, Cristina Ponzanelli, a emanare un’ordinanza che vieta per un raggio di 500 metri intorno al chilometro 106, la raccolta commercializzazione e consumo di frutta e ortaggi, di utilizzo di uova e altri prodotti di origine animale. In corso ci sono i campionamenti dell’azienda Arpa Liguria e Asl 5 per valutare gli eventuali effetti inquinanti della plastica e dei materiali coinvolti nell’incendio.