
Consegnato il riconoscimento per il secondo anno al Moratti Bonomi di Fivizzano. Ad Aulla anche il sopravvissuto a Stazzema: "Il governo non tutela i familiari delle vittime".
Sala Tobagi affollata ieri mattina per un’importante cerimonia nel contesto dell’assemblea annuale dell’Anmig. Alla presenza del sindaco di Aulla Roberto Valettini, della vicepresidente della Provincia Maria Grazia Tortoriello, del presidente nazionale Anmig Claudio Betti, del referente locale Ennio Chiappini e di altre autorità si è svolta la premiazione dei vincitori del concorso ’Pietre della Memoria’, andato agli studenti della classe 3 A scuola secondaria 1° grado di Fivizzano dell’Istituto Comprensivo Statale Moratti-Bonomi, guidati dall’insegnante di storia e geografia Caterina Ambrosini, in un percorso che li ha coinvolti in tutto il 2° quadrimestre inserito nel progetto ’Sulle tracce della Storia’. Pure lo scorso anno lo stesso premio era andato a studenti del Moratti-Bonomi di Fivizzano.
La cerimonia è stata valorizzata dalla presenza di Mario Marsili, 87 anni uno degli ultimi sopravvissuti alla strage di Sant’Anna di Stazzema. La sua, è una vicenda entrata ormai nella leggenda: quando bambino di 6 anni, nascosto in un casolare assieme alla mamma Jenny Bibolotti Marsili, e altri civili, venne salvato da quest’ultima che per sviare l’attenzione di una SS che stava per scoprire il nascondiglio del piccolo lanciò contro il militare l’unica ’arma’ che aveva: uno zoccolo, finendo poi uccisa con una sventagliata di mitra. "Nascosto dentro un camino - ha raccontato Marsili - ho assistito all’assassinio di mia madre che aveva solo 28 anni e di altra povera gente. I soldati poi dettero fuoco alla cascina". Il piccolo Mario subì ustioni devastanti, i medici del tempo l’avevano dato subito per spacciato. Ma le amorevoli cure di medici e suore permisero la sua sopravvivenza. Il pubblico, al termine del suo intervento ai giovani “Mai più guerre“, si è alzato in piedi nell’applaudirlo.
"Sono veramente disgustato dal comportamento del Governo nei confronti di noi sopravvissuti e familiari delle vittime - ha detto - per non aver ancora ottemperato al risarcimento previsto col decreto del Governo Draghi del 30 aprile 2022. Nessuno ha ancora avuto un centesimo di indennizzo per i propri cari uccisi bestialmente, per i traumi, le sofferenze patite, le violenze e i danni subiti. Mi chiedo: le forze di opposizione cosa aspettano a dar battaglia su queste tragiche vicende?"
Roberto Oligeri