ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Stadio, tutto da rifare. Nuovi nodi sul progetto rinviano l’inizio dei lavori

Le imprese pronte all’intervento non hanno firmato la convenzione . Il piano è insostenibile e deve essere reso compatibile con la normativa.

Le imprese pronte all’intervento non hanno firmato la convenzione . Il piano è insostenibile e deve essere reso compatibile con la normativa.

Le imprese pronte all’intervento non hanno firmato la convenzione . Il piano è insostenibile e deve essere reso compatibile con la normativa.

Le imprese sono pronte a mettere in campo 3 milioni di euro per uno stadio a prova di Serie B, ma il progetto è ancora in alto mare. Una doccia fredda per gli ultras che anche domenica non saranno in curva per protesta su lavori di cui non si vede l’inizio né il cronoprogamma. L’intervento di recupero dello stadio che gli industriali ’Gemignani e Vanelli’ e ’Ingegner Giulio Faggioni’ erano disposti a realizzare con i fondi dell’articolo 21 del marmo, ha già subito una importante tappa di arresto. In sostanza il progetto realizzato dal Comune e rigirato alle imprese private affinché lo concretizzassero presenta una serie di criticità che impediscono ai tecnici di firmare è procedere.

Si tratta di dettagli a cui si dovrà mettere mano per rendere il progetto in linea con le normative urbanistiche, ambientali e architettoniche. Fra i nodi da sciogliere la realizzazione della curva nord per la quale c’è bisogno del nulla osta della Sovrintendenza, dal momento che il muro di cinta del campo sportivo è considerato bene architettonico. Ancora pare ci sia discrepanza fra i nuovi servizi igienici e l’impianto fognario che dovrà essere adattato con un aggravio notevole di costi. E ancora altri inghippi di varia portata che hanno di fatto impedito ai tecnici delle imprese di firmare la convenzione edilizia con il Comune. Addirittura i meglio informati parlano di mega assicurazioni stipulate dai tecnici comunali incaricati di seguire la procedura che, per prudenza, preferiscono tutelarsi forse avendo sentito puzzo di bruciato.

Una nuova tegola per l’amministrazione che rischia di ’sbandare in curva’, proprio in quella curva nord che per i tifosi è essenziale. Così mentre gli ultras fanno sapere che anche domenica la gloriosa Carrarese di serie B non potrà contare sul tifo sei suoi più fedeli supporter, nessuno sa dire quando sarà la data dei lavori, il cui progetto è tutto da rifare. O perlo meno da risistemare essendo, così come proposto dal Comune, del tutto insostenibile. A questo si aggiunge il disastro sul fronte dei disabili ai quali è stata tolta l’opportunità di ripararsi sotto la gradinata, relegati in quell’area definita ’pollaio’ che certo non fa onore a chi vuole parlare di inclusività.

Il progetto prevedeva la costruzione di una nuova curva da 2.174 posti, per portare la capienza a 5.560 posti. Al termine dell’attuale stagione, invece, dovrebbero partire i lavori agli spogliatoi, negli spazi adiacenti e nel parterre della tribuna, i servizi igienici e i servizi del punto ristoro della Nord, le passerelle per superare il fossato esistente per lo smistamento degli spettatori, in caso di esodo in situazioni di emergenza. E ancora: la realizzazione di una seconda scala uscita sullo spazio aperto di via Donati (curva Nord), l’adeguamento impianto antincendio e la creazione di un’area parcheggi, pullman e auto.