MICHELE SCUTO
Cronaca

Spino Fiorito, passi avanti. Il bilancio è positivo ma siamo ancora lontani dal boom di una volta

Tre giorni di festa in piazza all’insegna del gusto nonostante le bizze del meteo. Consensi per gli ’show cooking’ degli chef e i vari concorsi collaterali. Ma le edizioni al Castello Malaspina avevano numeri e fascino superiori.

Alcune immagini di Spino Fiorito. A sinistra, il sindaco Persiani con lo chef Cristiano Tomei, a destra gli show cooking di Giacomo Devoto (in alto) e Andrea Mainardi

Alcune immagini di Spino Fiorito. A sinistra, il sindaco Persiani con lo chef Cristiano Tomei, a destra gli show cooking di Giacomo Devoto (in alto) e Andrea Mainardi

Piazza Aranci si svuota, le strutture si smontano, il vino torna in cantina. Dopo tre giorni di degustazioni, incontri e presenze istituzionali, la 12ª edizione di ’Spino Fiorito-Le piccole grandi Italie del bicchiere’ si chiude lasciando sul tavolo un primo bilancio a tinte miste. Se da un lato si registra una buona partecipazione, dall’altro restano nodi aperti su organizzazione, coinvolgimento e impatto reale dell’iniziativa. Dopo le critiche dei cittadini all’organizzazione dell’anno passato, considerata dall’amministrazione una ’prova’ per ripartire con la rassegna che ha la sua sede storica nel Castello Malaspina, l’edizione 2025 ha visto alcuni cambiamenti, come l’ingresso libero a piazza Aranci, la creazione di un ’punto degustazione’ con balle di fieno e botti per consentire agli ospiti di sostare in comodità, il ’Gran Galà del Vermentino’, a conclusione del concorso enologico nazionale del Vermentino, ospitato a Palazzo Ducale, e i tre contest del Touring club dedicati a ristoratori, baristi e commercianti: ’Menù del Territorio’, ’Apuania Cocktail Game’ e ’Le Vetrine dello Spino Fiorito’.

Il primo bilancio degli effetti di questi cambiamenti è ancora in corso di valutazione ma l’evento ha avuto un discreto successo, anche se il tempo incerto del weekend ha giocato un brutto scherzo e potrebbe aver inciso sulla partecipazione all’evento. Al momento si sta procedendo allo smontaggio e alla pulizia degli spazi utilizzati, e sarà nei prossimi giorni che il vice sindaco Andrea Cella incontrerà i produttori per raccogliere impressioni e valutare l’effettiva riuscita dell’evento.

L’amministrazione ha partecipato attivamente per tutta la durata della rassegna, non solo alla giornata inaugurale ma anche agli eventi collaterali come gli ’show cooking’ degli chef Cristiano Tomei, Andrea Mainardi e Giacomo Devoto oltre al seminario sulle opportunità dei distretti biologici, dove è stato presentato il distretto ’Terre Apuane’. Un coinvolgimento istituzionale che intendeva rafforzare il messaggio politico dell’evento. ’Spino Fiorito’ non è solo festa, ma uno strumento per sostenere la cultura agricola del territorio, messa in difficoltà dalle recenti ondate di maltempo.

La kermesse ha voluto inoltre proporre un modello di turismo esperienziale a tutto tondo, per favorire l’introduzione dei prodotti locali nei circuiti di vendita e nella ristorazione e promuovere la filiera corta. Un’intenzione ambiziosa che si lega anche al recente ingresso di Massa nella rete dell’Associazione Città del Vino, suggellato a febbraio con l’assegnazione della bandiera ufficiale. "L’anno prossimo quella bandiera sventolerà alta – ha dichiarato il sindaco Francesco Persiani – e sarà un motore per rendere la manifestazione sempre più attrattiva". L’edizione 2025 ha sicuramente segnato un passo avanti rispetto allo scorso anno ma il cammino verso un evento davvero strutturato, partecipato e riconosciuto fuori dai confini locali appare ancora lungo. Il confronto tra amministrazione e produttori sarà decisivo.