NATALINO BENACCI
Cronaca

Riflettori sulla gestione rifiuti. Cantiere per la nuova sede di Lunigiana Ambiente

Domani la posa della prima pietra per la struttura che sorgerà a Boceda di Mulazzo. L’edificio diventerà il cuore operativo del sodalizio, investimento da 870mila euro.

L’edificio sorge in una posizione strategica per servire efficacemente i 14 comuni del territorio (foto d’archivio)

L’edificio sorge in una posizione strategica per servire efficacemente i 14 comuni del territorio (foto d’archivio)

Domani alle 11 Lunigiana Ambiente festeggia la posa della prima pietra per la nuova sede a Boceda di Mulazzo. Un passo concreto verso l’innovazione nella gestione dei rifiuti in Lunigiana. Parteciperanno i sindaci della Lunigiana, il presidente dell’Unione dei Comuni Gianluigi Giannetti, il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, l’amministratore unico Mario Zavani il presidente del Cda di reti Ambiente Daniele Fortini assieme al direttore generale Urbano Dini e altre autorità locali.

L’edificio che diventa la sede operativa di proprietà del sodalizio sorge in una posizione strategica per servire efficacemente i 14 comuni del territorio. Un investimento da circa 870mila euro, pensato non solo come centro dirigenziale, ma anche come spazio aperto alla comunità, grazie alla realizzazione di un centro per il riuso che promuoverà sostenibilità e solidarietà. Sino ad ora la sede era sempre a Boceda, ma in affitto da Manutencoop. " E’ un passaggio importante - commenta Manuel Buttini, coordinatore del comitato ristretto per il controllo analogo congiunto - perché si costruiscono le infrastrutture per dare garanzia alla racco dei rifiuti in Lunigiana e in futuro abbattere i costi in bolletta. Oltre alla sede sarà allestito un centro di trasferenza dove verranno scaricati i rifiuti raccolti in Lunigiana, che saranno subito trasferiti altrove abbattendo il numero dei traslochi con un risparmio di 200mila euro all’anno. E’ un momento importante perché sancisce anche l’avvio agli investimenti in sede locale".

Il progetto si inserisce nel Piano Regionale dell’Economia Circolare, che fissa obiettivi ambiziosi: 75% di raccolta differenziata entro il 2028, fino a 82% entro il 2035. La nuova sede sarà un hub per la raccolta, il riutilizzo e la sensibilizzazione ambientale, con servizi digitali, educazione civica e dialogo costante con i cittadini. Un’iniziativa che guarda al futuro, senza perdere di vista il radicamento nel territorio. Lunigiana Ambiente è attiva nei 14 comuni dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana dal 1° gennaio 2024 per conferire efficienza, sostenibilità a un servizio sempre più vicino ai cittadini.

A Boceda continuerà a funzionare il Centro di raccolta intercomunale, ma si stanno realizzando anche impianti per il riciclo e il recupero dei materiali, riducendo la quantità di rifiuti destinati allo smaltimento. Grazie a strutture attrezzate dove conferire rifiuti ingombranti o particolari si favorisce la differenziata spontanea. Iniziative ambientali in corso riguardano servizi digitali per prenotare il ritiro dei rifiuti e segnalare disservizi, educazione ambientale e coinvolgimento dei cittadini per migliorare la qualità della raccolta. Un altro progetto in via di realizzazione è il nuovo Centro di raccolta dei rifiuti urbani nell’area industriale di Novoleto in Comune di Pontremoli. Proposto da Lunigiana Ambiente, punta a migliorare la gestione dei rifiuti urbani nella zona e altra analoga struttura è prevista a Pallerone, Aulla. I Centri di raccolta sono strutture attrezzate e sorvegliate che completano l’ecosistema della gestione dei rifiuti di Lunigiana Ambiente con una duplice funzionalità: permettono di conferire alcuni rifiuti che, per dimensioni o per tipologia, non possono essere raccolti con il sistema porta a porta e favoriscono e facilitano la raccolta differenziata spontanea. L’insediamento nella zona di Novoleto occupa un lotto di 7.350 metri quadrati, 3mila per la struttura mentre la parte restante servirà per opere accessorie e aree verdi. L’impianto di raccolta ospiterà anche un Centro per il riuso che avrà una finalità ambientale e sociale favorendo il reimpiego e offrendo un sostegno alle fasce sensibili della popolazione. Dovrebbe entrare in funzione entro l’anno in corso.

N.B.