
L’inaugurazione lo scorso anno del centro di raccolta a Boceda di Mulazzo
Le difficoltà economiche? Non possono pesare sui lavoratori. Le rappresentanze sindacali di Lunigiana Ambiente esprimono profonda preoccupazione per la gestione della società operativa locale di raccolta rifiuti, in particolare in estate. Da una riunione coi sindaci del territorio, l’amministratore unico Mauro Zavani e il procuratore speciale Walter Bresciani Gatti è emersa una situazione finanziaria complessa che nel 2024 si è chiusa con saldo negativo di poco meno di 200mila euro.
"Dopo un’attenta analisi - spiega il sindacato - per risanare il bilancio, l’azienda ha deciso di razionalizzare le risorse, tagliando il numero dei mezzi in dotazione e assumendo solo tre persone per la stagione estiva, a fronte di almeno sette o otto chiamate degli anni precedenti e nonostante siano stati banditi due concorsi per l’assunzione di autisti e operatori ecologici. Ciò ha comportato un allungamento dei singoli giri di raccolta con aggravio sui tempi e sui carichi di lavoro dei dipendenti, ha significato la distribuzione delle raccolte su doppio turno, nonostante le temperature elevate, ha portato al ricorso a persistenti e ormai strutturali ore di straordinario e, in alcuni casi, al taglio delle ferie e all’impossibilità di vedersi approvate le giornate di permesso anche se richieste per motivi gravi, straordinari e urgenti. E tutto questo si sta verificando in un contesto già impegnativo, dato dal notevole incremento della popolazione e dei rifiuti. A tutto ciò si aggiunge l’incertezza dell’erogazione del premio di produzione che, con un bilancio in rosso, rischia concretamente di saltare, penalizzando ulteriormente i dipendenti. Esprimiamo preoccupazione non solo per l’immediato impatto sulla salute e sicurezza dei lavoratori, ma anche per la minor qualità del servizio offerto ai cittadini, che abbiamo modo di riscontrare quotidianamente con le chiamate di lamentela al numero verde".
"Le difficoltà economiche vanno affrontate con un approccio condiviso tra operatori, azienda e amministratori locali, non devono gravare solo sul personale dipendente. Riconosciamo all’azienda e ai sindaci di aver fatto importanti investimenti sul piano strutturale, con il Cdr di Pontremoli e la progettazione del Cdr di Aulla e della nuova sede di Boceda di Mulazzo, che potranno avere ricadute positive sull’intero sistema di gestione dei rifiuti in Lunigiana, ma siamo convinti che si possano trovare soluzioni efficaci attraverso un’attenta revisione dei costi improduttivi, riduzione degli sprechi, miglioramento dell’efficienza, corretta formazione e informazione agli utenti e una maggiore attenzione alla qualità della raccolta differenziata e controlli sugli abbandoni".
Monica Leoncini