Carrara, violentata sulla spiaggia: nuovi sopralluoghi. L'interrogatorio dell'uomo fermato

I carabinieri stanno pattugliando la rotonda per trovare il cellulare scomparso della vittima. La ragazza ringrazia quanti l’hanno aiutata

L'attività di indagine dei carabinieri

L'attività di indagine dei carabinieri

Carrara, 28 maggio 2021 - «Grazie»: non sarà soltanto il ricordo orribile e indelebile di essere stata violentata sulla spiaggia, ma anche la memoria di un vero e proprio esercito che si è mosso per lei. Ha parole di profonda riconoscenza la giovane berlinese violentata da un uomo alla rotonda. Al momento è stato fermato un egiziano di 24 anni.

A sostenerla e rispondere a ogni sua esigenza, una fitta rete di servizi che rendono la nostra provincia in testa alle classifiche dell’Anci come rete più attiva nel sostenere le donne in difficoltà. Così Francesca Menconi presidente del Cif che gestisce il centro antiviolenza del Comune spiega che "la ragazza sta bene e che non smette di ringraziarci. E’ rimasta favorevolmente impressionata dal sostegno che avuto immediatamente dopo il terribile episodio. Non le abbiamo fatto mancare niente e siamo sempre a sua disposizione con conforto morale e materiale".

Intanto i carabinieri, diretti dal maggiore Cristiano Marella, ieri sono tornati alla Rotonda per recuperare il telefonino della vittima smarrito nel corso della violenza. Non si sa se il cellulare sia stato portato via dall’egiziano fermato che, in questo caso, aggraverebbe la sua posizione da stupro a stupro con rapina.

La ragazza ha raccontato ai carabinieri di averlo cercato a lungo dopo che lo stupratore l’aveva lasciata andare, senza trovarlo, notizia confermata anche dalla guardia giurata che l’ha soccorso e dato l’allarme al 112. Ha spiegato il vigilante che la turista gli aveva chiesto una mano per recuperare il telefonino, che avendo la suoneria disattivata non fu trovato.

Nessun riscontro nemmeno per l’ipotesi che l’avesse l’aggressore, perciò si procederà ad indagini tecniche per chiarire dove sia l’apparecchio. Allo stesso tempo, gli uomini del Nucleo Operativo, guidati dal tenente Walter Calandri, hanno completato il repertamento del materiale sequestrato sul luogo dell’aggressione, compresa la bottiglia di vino e i bicchieri che la turista aveva offerto all’extracomunitario nella prima fase del loro incontro, quando immaginava la pericolosità di quel giovane dall’aria amichevole, che si era avvicinato a lei con il pretesto di fumare una sigaretta e poi aveva attaccato bottone utilizzando un traduttore telefonico.

Il materiale trovato, inclusi i reperti biologici nonché gli indumenti che la ragazza indossava quando ha subito la violenza, serviranno per le analisi di laboratorio finalizzate a tracciare il Dna dello stupratore. Scopo dei ripetuti sopralluoghi svolti dai militari dell’Arma è quello di cercare anche il più piccolo indizio da aggiungere al quadro probatorio a carico dell’extracomunitario in stato di fermo, a maggior ragione in crimini dove non c’è logica e quindi possono essere tante le tracce che può aver lasciato il violentatore.

L’informativa di reato già nelle mani del pubblico ministero Roberta Moramarco da qualche giorno, contiene elementi che i carabinieri ritengono molto importanti. Stamani l’udienza di convalida del fermo dell’egiziano che avverrà davanti al gip in carcere. Poi sarà il pm a interrogare l’uomo e di seguito anche la ragazza che poi dopo l’incidente probatorio, potrà tornare a casa dove i genitori sono ancora ignari dell’accaduto.