Massa, 31 gennaio 2025 – Giovedì sera l’Arpat ha effettuato i campionamenti nell’area dove, nella tarda serata di martedì, la nave cargo Guang Rong, battente bandiera cipriota, si è scontrata con il pontile di Marina di Massa.
La prima buona notizia è che, secondo quanto riferisce l’agenzia, “allo stato attuale, non ci sono segnalazioni di rilasci significativi di sostanze inquinanti dalla nave nell’area interessata”.

L’Arpat ha individuato quattro punti intorno alla nave e ulteriori due punti più vicini alla riva, su cui sono stati effettuati i campionamenti chimici e biologici. Sull’area interessata sono stati effettuati campionamenti finalizzati a conoscere anche lo stato biologico delle acque, in particolare fitoplancton, sedimenti e granulometria, al fine di monitorare l’evoluzione delle matrici ambientali durante le fasi di rimozione del relitto e valutare lo stato di salute dell'ecosistema marino.
"Arpat verificherà insieme agli altri enti coinvolti le eventuali contaminazioni - ha commentato il direttore generale Pietro Rubellini - ma anche eventuali impatti sull'ecosistema marino in una logica di protezione dell'ambiente funzionali a garantire la tutela della salute umana".
"Sono stato a Marina di Massa sul pontile simbolo di tutta la città che è stato danneggiato dalla nave, per fare il punto della situazione sulle operazioni e messa in sicurezza – ha scritto stamani il presidente della Regione, Eugenio Giani, sui suoi canali social – La Regione sarà vicino al Comune e alla Prefettura nello sviluppo dei lavori perché il ripristino dei luoghi è un’esigenza fondamentale. Sono state predisposte le panne protettive per delimitare l’eventuale fuoriuscita di carburante e le condizioni di sicurezza. La nostra Agenzia per la Protezione Ambientale ha effettuato i campionamenti e, allo stato attuale, non ci sono segnalazioni di rilasci significativi di sostanze inquinanti dalla nave nell’area interessata”.
Indagato il comandante
Intanto, sul fronte giudiziario, arriva la notizia del primo indagato nella vicenda. A finire nel registro degli indagati è il comandante della Guang Rong, Milan Durisic, 42 anni, originario del Montenegro. L'uomo dovrà rispondere di naufragio colposo.