
Compie 25 anni la Giornata nazionale sulla prevenzione degli incidenti in montagna durante la bella stagione
Due appuntamenti sulle Apuane dedicate alla sicurezza, per informare e prevenire gli incidenti che possono capitare soprattutto in estate, quando tante persone scelgono i nostri versanti per trocare, magari, un po’ di refrigerio dal caldo torrido. Quest’anno, infatti, compie 25 anni la Giornata nazionale sulla prevenzione degli incidenti in montagna durante la bella stagione, con l’evento ribattezzato ‘Sicuri in montagna d’estate’. E domenica Club Alpino Italiano e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico organizzano eventi in molte regioni per veicolare una sempre maggiore consapevolezza dei rischi e dei limiti personali nella frequentazione dell’ambiente montano. Da quest’anno la giornata ha un nuovo nome, conseguenza della crescente diversificazione delle attività praticate. Le iniziative sono tante. Ci saranno presidi di sentieri, ferrate, falesie o grotte, con attività tecniche o dimostrazioni di soccorso, tutto gratuito: chi si troverà in zona potrà parlare con gli esperti di prevenzione incidenti tipici della stagione estiva, ricevere consigli e ritirare materiale informativo. Sentieri, ferrate, falesie e vie alpinistiche, grotte e canyoning ma anche la ricerca dei funghi saranno i temi clou. A Massa Carrara, come detto, due appuntamenti. Il primo alla Foce di Pianza, Rifugio Carrara, Parcheggio Acquasparta a Carrara, dove ci saranno presidio, percorsi e stand informativi organizzati da Sast - Stazione Carrara e Lunigiana e Cai. Il secondo a Resceto, a Massa, all’inizio della Vandelli, presidio e stand informativo organizzati da stazione di Massa del Sast e Cai. L’obiettivo finale è fornire un’adeguata informazione per una sempre maggior consapevolezza dei rischi e dei limiti personali nella frequentazione dell’ambiente montano.
"Anche quest’anno rinnoviamo le solite raccomandazioni: la montagna va vissuta sempre con responsabilità", dice Elio Guastalli, coordinatore del progetto ’Sicuri in montagna’. "Il giusto equilibrio tra passione e prudenza è necessario per evitare di finire in situazioni di rischio incontrollabile". Guastalli evidenzia come oggi tra le maggiori preoccupazioni ci sia un’informazione non qualificata, che va ad aggiungersi alle conseguenze della crisi climatica sulla stabilità di versanti, itinerari escursionistici e vie alpinistiche. "Non è difficile vedere come sui canali social e sui siti web tante salite alpinistiche di un certo rilievo tecnico e ambientale siano ridotte a ’gite della domenica’, creando l’illusione che siano alla portata di tutti. Fatti recenti dimostrano che sono sufficienti i contenuti di un influencer che vive di tanti like e poca cultura di montagna per provocare l’invasione di luoghi montani tanto belli quanto delicati. Chi non ha sensibilità e responsabilità non sa rispettare l’ambiente e tantomeno dimostra la necessaria preparazione e prudenza per evitare di mettersi nei guai".