Migranti Carrara, la rete antitratta salva 4 donne: erano destinate alla prostituzione

Le giovani avrebbero dovuto contattare l’organizzazione criminale che ha pagato il loro viaggio

Carrara, 31 gennaio 2023 - Un centinaio di persone, tutte dell’Africa sub sahariana, tanti bambini che hanno attratto i riflettori e gli obiettivi. Un’intera collettività che si interroga sul futuro 33 piccini senza accompagnatore che dovranno trovare una vita in Occidente.

Tuttavia mentre l’attenzione di tutti era concentrata sui minori, la Rete anti tratta non è centro stata con le mani in mano. Mentre le forze dell’ordine individuavano ogni migrante, mentre l’Asl effettuava ogni tutti i controlli sanitari, la rete antitratta ha intercettato quattro donne nigeriane arrivate in Italia come schiave. Si tratta di quattro migranti adulte che sono state inviate in Occidente con il viaggio pagato da organizzazioni criminali che poi sfruttano queste straniere costringendole a ripagasi il viaggio con prostituzione e altre attività illecite.

Una sorta di schiavismo cui vanno incontro tante giovani che grazie alla rete anti tratta possono così avere una tutela a fuggire agli aguzzini. Le donne arrivano in Italia con un numero di telefono che hanno l’obbligo di comporre appena arrivate. Da qui vengono richiamate dai vertici dell’organizzazione capillare che le smista sulle varie piazze della delinquenza internazionale. Adesso, dopo che i volontari della rete antitratta le hanno individuate, esse saranno sottoposte a un protocollo riservato che impedirà loro di diventare vittime dei trafficanti. Così saranno destinate a strutture protette dove avranno ogni forma di tutela di troveranno la possibilità di costruirsi una vita onesta.

Le donne, una volta giunte alla Marmi macchine, dopo aver superato i controlli sanitari e quelli di polizia, hanno avuto modo di parlare con gli intermediatori culturali. In base alle risposte e ai colloqui, gli addetti ai lavori di questa rete formata da associazioni di volontariato e di assistenza alle donne o agli stranieri, hanno capito che il viaggio era stato fatto con i fondi di organizzazioni criminali che destineranno poi queste straniere ai marciapiedi di tutta Europa.

Il sistema italiano di protezione delle vittime di tratta e grave sfruttamento, operativo dal 2000, viene coordinato e co-finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità e prevede una struttura per l’assistenza delle vittime di tratta costituita da tre fondamentali pilastri di azione che vengono realizzati dal Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale. Pertanto dopo esere state individuate, le poverette vengono destinate a protocolli ad hoc che prevedono tutela e assistenza fino ad arrivare all’incluaionesociale.