Schiaffo al prof, parla il genitore: “Ho sbagliato, ma non sono il solo”

Genitore aggredisce insegnante per difendere figlia vittima di bullismo. Chiede intervento scolastico e giustizia per i responsabili.

Banchi di scuola (foto repertorio Ansa)

Banchi di scuola (foto repertorio Ansa)

Massa, 29 marzo 2024 – "Quello che è successo è assolutamente deprecabile e io ho sbagliato. La violenza è sempre da condannare. Pagherò caro lo schiaffo che ho tirato all’insegnante, però vorrei che a scuola i nostri figli fossero al sicuro, tutelati. E vorrei anche che si intervenisse nei confronti degli altri che hanno sbagliato in questa vicenda". A parlare è il genitore che ha preso a schiaffi l’insegnante della figlia, di 11 anni, che frequenta la scuola media Bertagnini. "Ho letto cose non vere – dice il genitore – ed è necessario ristabilire la verità, così come che venga fatta giustizia. Il problema è che mia figlia è vittima a scuola di alcuni ’bulletti’. Un giorno le hanno rotto gli occhiali, in un altro hanno frugato nel suo zainetto e ora qualcuno l’ha colpita con un pugno tra il collo e la tempia procurandole un ematoma. Io me ne sono accorto tardi, lì per lì non mi ha detto niente. Stava male ma pensavo avesse un po’ d’influenza. Poi però mi sono accorto dell’ematoma, ho chiesto spiegazioni e mi ha raccontato tutto. Un altro bambino l’aveva colpita. Non ci ho visto più, anche perchè non era la prima volta, c’erano stati gli episodi degli occhiali e dello zaino. Così il giorno dopo sono andato a scuola. Era meglio intanto se andavo all’ospedale a farla refertare, visto che altri si comportano così per molto meno".

Ma cosa è successo alla Bertagnini? "Premetto che avevo già parlato, dopo i fatti accaduti in precedenza, con l’insegnante e il vice preside, ricevendo da una parte rassicurazioni che si sarebbero interessati ma dall’altra c’era chi minimizzava. Comunque, a scuola non sono stato ricevuto, non mi hanno fatto andare in ufficio. Mi hanno detto di aspettare fuori. Ammetto che ero alterato. Sono arrivati il vice preside e dopo l’insegnante: è nata una discussione... animata. Non volevano occuparsi della cosa, ’non sono della polizia’, dicevano, e l’insegnante ha negato la sua presenza al momento del pugno a mia figlia. Sono usciti anche i bidelli. Io ero esagitato. Ma le mani addosso le ho messe quando sono stato spinto. Ho reagito tirando uno schiaffo. Ho sbagliato, lo so, chiedo scusa a tutti".

E sua figlia? "E’ questo il punto. Certe cose non vanno sottaciute o minimizzate. Mia figlia è la vera vittima. La scuola avrebbe dovuto intervenire in suo aiuto, accertare come stavano le cose e ’punire’ i bulli, o quanto meno parlare con i loro genitori. Tutta la classe lo sa. Non credo sia regolare e giusto tirare un pugno a una bambina e farla anche franca. Che educazione è? Cosa può succedere in futuro? Ripeto, pagherò giustamente quello che devo pagare. Ma sono deciso a querelare tutti".

Luca Cecconi