
Augusto Cantoni, direttore generale della Massese e, sotto, la squadra in allenamento
Massa, 25 agosto 2025 – Settembre è alle porte e la Massese non ha ancora un campo in zona dove potersi allenare. La massima società di calcio cittadina ha dovuto fare tutta la preparazione estiva in Liguria ma finita quest’ultima settimana a Romito Magra dovrà tornare a Massa dove non ha trovato un impianto disposto ad accoglierla. Da qui l’amaro sfogo del direttore generale Augusto Cantoni.
"Ho sempre sentito urlare ai quattro venti che occorre dare una mano alla squadra della nostra città. La mano dovrebbe consistere in vari modi e intenzioni – scrive –. Non abbiamo mai chiesto soldi, la nostra società ha un unico azionista che provvede alla copertura dell’80% delle spese; incassi e piccoli sponsor concorrono al completamento della gestione. Abbiamo chiesto solo di poter fare calcio, l’utilizzo di un campo che ci permetta di non allenarci dietro le porte dello stadio e se possibile dar vita ad un settore giovanile di rilievo. Le stagioni vincenti nascono anche da esigenze come queste".
Poi l’elenco della per ora fallimentare ricerca di una soluzione. "Abbiamo fatto un tentativo verso l’impianto di Romagnano, utilizzato due stagioni or sono pagando regolarmente l’affitto richiesto, come può testimoniare il presidente del Romagnano Calcio Pucci – ricorda –. Quest’anno hanno preferito appaltare il settore giovanile e nemmeno a fronte di una richiesta minima di soli due giorni hanno dato risposta o assenso benché ci fosse stata almeno quella garantita. Abbiamo virato verso l’impianto di Poggioletto offrendo 800 euro mensili a fronte di due giorni settimanali. Stefano Alberti, che ha preso le redini della società a fronte della remissione del mandato da parte del presidente Enrico Della Bona, è venuto a trovarci adducendo strani dinieghi alla nostra proposta. Il nostro intervento era volto anche a risollevare le sorti di una società storica della nostra città attraverso un’affiliazione già stabilita con il presidente Della Bona. A nulla è valso e nemmeno il buon cuore di un consigliere comunale come Alberti ha ceduto di fronte al nostro fabbisogno".
Quindi l’amarezza. "La vera ragione sembra consistere sia nel privilegiare la concessione alla Carrarese Femminile sia nella scarsa fiducia riposta nella nostra società come soggetto pagatore – sottolinea –. Affermare questo da parte di un rappresentante della comunità in quanto consigliere comunale ci rammarica in quanto non corrispondente a verità. Ma anche concedere il campo anzi ad una compagine di oltre foce non ci inorgoglisce. Che l’esimio consigliere Alberti venga a scartabellare sui nostri libri contabili o cerchi conforto con i fornitori dell’Us Massese prima di addurre spiegazioni alle proprie scelte".
Nel futuro della società c’è il nuovo bando per la gestione dell’impianto di Via Casola a Marina di Massa. "Parteciperemo con un progetto ambizioso a totale spesa nostra per poter creare finalmente un nostro centro sportivo" svela Cantoni. Scelta non facile: "Ci vorrà del tempo in quanto l’impianto al momento non ha certo l’aspetto di un centro sportivo ma ce la metteremo tutta per riuscire a risolvere l’annoso problema della sede di allenamento della società. Cercheremo di far di necessità virtù utilizzandolo nel modo in cui si presenta". E chiude con ironici ringraziamenti "a chi ci ha detto di no, che gli duri a lungo il tempo degli onori".