ANASTASIA BIANCARDI
Cronaca

Le Grotte di Equi... in Europa ’Cavestour’ raccoglie i dati sull’impatto del turismo

Fivizzano, il progetto punta a sviluppare strumenti per un’esperienza sempre più sostenibile. Obiettivo realizzare percorsi virtuali, contenuti interattivi e attività per scuole e famiglie.

Fivizzano, il progetto punta a sviluppare strumenti per un’esperienza sempre più sostenibile. Obiettivo realizzare percorsi virtuali, contenuti interattivi e attività per scuole e famiglie.

Fivizzano, il progetto punta a sviluppare strumenti per un’esperienza sempre più sostenibile. Obiettivo realizzare percorsi virtuali, contenuti interattivi e attività per scuole e famiglie.

In Lunigiana, nel Comune di Fivizzano, sulle Alpi Apuane, si trovano le Grotte di Equi, una delle meraviglie naturali più affascinanti della Toscana. Da sempre meta di visitatori e appassionati di geologia, queste cavità millenarie, che già sono visitabili durante la stagione turistica, si apprestano a vivere una nuova stagione come protagoniste di un ambizioso progetto europeo dedicato alla tutela e valorizzazione delle grotte turistiche nel Mediterraneo occidentale.

Si chiama ’Cavestour’ e nasce con l’obiettivo di costruire un modello condiviso di gestione sostenibile per questi delicati ecosistemi ipogei. Coordinato dall’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Sassari, il progetto coinvolge partner di alto profilo come l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, il Parco delle Alpi Apuane, l’Università di Torino e l’Università di Tolone, impegnati in un percorso triennale che unisce scienza, tecnologia e turismo consapevole. Oltre alle Grotte di Equi, sono coinvolti altri 5 siti speleologici di rilievo: la Grotta di Nettuno, la Grotta Verde e la Grotta di Su Marmuri in Sardegna, la Grotta di Toirano in Liguria e una grotta situata nella regione francese Paca. Questi luoghi saranno veri e propri laboratori sul campo, in cui sperimentare strategie e strumenti replicabili in altre aree del Mediterraneo. ’Cavestour’ si sviluppa lungo tre direttrici: il monitoraggio ambientale, la pianificazione gestionale e l’innovazione digitale. Attraverso l’installazione di sensori, il rilievo tridimensionale degli ambienti e l’analisi biologica, sarà possibile raccogliere dati preziosi sullo stato di salute delle grotte e sugli effetti del turismo. Parallelamente, si lavorerà alla definizione di strategie condivise per la tutela e la valorizzazione di questi spazi, con l’obiettivo di creare un equilibrio tra accessibilità e conservazione. Infine, verranno sviluppati strumenti digitali per rendere l’esperienza di visita più coinvolgente e sostenibile, grazie a percorsi virtuali, contenuti interattivi e attività educative pensate per scuole e famiglie.

L’innovazione sta nella sua capacità di integrare approcci scientifici avanzati con una visione culturale e sociale del turismo, trasformando le grotte turistiche in luoghi di conoscenza e responsabilità collettiva. Le Grotte di Equi, in questo contesto, diventano simbolo di un futuro possibile in cui la bellezza della natura non è solo da ammirare, ma da comprendere, rispettare e trasmettere.

Anastasia Biancardi