ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Ladri in azione al bar ’Porfirio’. Ignoti forzano la porta d’ingresso. Rubati tablet e mance del personale

Il locale nella centralissima via Rinchiosa a Marina, nel cuore della Movida, ha ricevuto una sgradita visita. Il titolare Bigarani: "Ho sporto denuncia contro una persona che stava facendo confusione qui davanti".

il titolare Luca Bigarani racconta di come ha ricevuto la visita indesiderata dei ladri e di come sospetti di una persona trovata vicino al locale

il titolare Luca Bigarani racconta di come ha ricevuto la visita indesiderata dei ladri e di come sospetti di una persona trovata vicino al locale

Ancora un furto ai danni di un’attività commerciale. Stavolta a farne le spese è stato il bar Porfirio della centralissima via Rinchiosa a Marina di Carrara, uno dei locali più gettonati della movida. Ignoti nella notte tra lunedì e martedì, all’incirca alle quattro di notte, dopo aver forzata la porta d’ingresso si sono introdotti nel bar per rubare il fondo cassa, le mance dei camerieri e alcuni tablet. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri. Probabilmente a forzare la porta d’ingresso e a rubare tutto quello che ha trovato è stato lo straniero che la sera prima, dopo che il Porfirio aveva chiuso, aveva dato in escandescenza nella pertinenza esterna del locale, dapprima rovesciando le sedie e poi vomitando ovunque. E concludendo la notte brava addormentandosi tra le sedie del bar.

Una scena che non è sfuggita ai titolari dei locali che erano ancora aperti per le pulizie di fine giornata e che non hanno esitato a chiamare polizia e carabinieri. Di questo ne è certo il titolare Luca Bigarani, dal momento che quando ieri mattina è entrato nel bar per aprire l’attività ha trovato lo zaino con cui viaggiava lo straniero la sera che ha dato in escandescenza. Bigarani ha chiesto tramite le forze dell’ordine di poter visionare le telecamere di videosorveglianza di via Rinchiosa che puntano dritte al suo locale, nella speranza che abbiano immortalato gli autori del furto al Porfirio.

In tutto questo è anche successo che le forze dell’ordine, dopo che alcuni gestori di locali le avevano chiamate per sedare l’animo dello straniero, anziché identificare l’uomo abbiano chiesto i documenti agli stessi gestori che avevano alzato il telefono per segnalare un problema di ordine pubblico.

"La cosa che ha dell’incredibile è che invece di identificare l’uomo che stava mettendo sottosopra l’esterno del mio locale, i carabinieri abbiano chiesto i documenti a chi li aveva chiamati - l’amaro sfogo di Bigarani -. E la scusa sarebbe stata che al loro arrivo lui non stesse più mettendo sottosopra il locale ma dormendo beatamente. La notte prima eravamo usciti tutti alle 2,30. Il bar era chiuso e sono stato chiamato da dei colleghi che mi dicevano di aver chiamato le forze dell’ordine perché c’era un uomo che stava buttando tutto all’aria e vomitava ovunque. Ho sporto denuncia per il furto che ho subito e sono sicuro che a forzare la veranda sia stato proprio quell’uomo perché quando sono entrato nel bar ho trovato lo zaino che aveva la sera precedente al furto" conclude con una punta di amarezza nel suo racconto di quanto accaduto il titolare del bar apprezzato da giovani e persone adulte, che non di rado trascorrono qualche ora in compagnia durante le serate della movida.