MONICA LEONCINI
Cronaca

Fondi per le aree interne. Nuova linfa al progetto ’Ludoteche di montagna’

Si amplia la rosa di interventi volti allo sviluppo di tre aree interne tra cui quella che comprende la Lunigiana...

Un’attività dedicata ai più piccoli all’interno di una ludoteca, spazio di crescita dove si fa cultura e si impara il senso di comunità (Foto di repertorio)

Un’attività dedicata ai più piccoli all’interno di una ludoteca, spazio di crescita dove si fa cultura e si impara il senso di comunità (Foto di repertorio)

Si amplia la rosa di interventi volti allo sviluppo di tre aree interne tra cui quella che comprende la Lunigiana insieme a Garfagnana, Media valle del Serchio e Appennino Pistoiese. Sono in arrivo risorse aggiuntive statali, individuate nel periodo di programmazione 2014-2020 grazie all’ultima delibera di giunta che assegna 300mila euro in più a ciascuna delle tre, a integrazione degli accordi di programma quadro. Le risorse permetteranno sia di rafforzare o riprogrammare interventi già presenti negli accordi di programma quadro, sia di inserirne di nuovi.

"Con questa nuova assegnazione di risorse alle aree interne della Toscana – dice il presidente Eugenio Giani – rafforziamo il nostro impegno concreto per lo sviluppo equilibrato dei territori, anche quelli più periferici in linea con l’obiettivo della Toscana diffusa. Le strategie territoriali funzionano quando partono dai bisogni reali delle comunità, e oggi grazie a un lavoro condiviso con gli amministratori locali diamo risposte mirate su trasporti, servizi educativi e inclusione sociale". "Le aree interne della Toscana – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura e alle aree interne Stefania Saccardi – rappresentano una sfida e un’opportunità. Grazie a queste nuove risorse possiamo potenziare interventi fondamentali per la coesione sociale e la crescita locale".

Nello specifico, arriveranno 39.160 euro per il progetto “Ludoteche di Montagna“, che prevede l’attivazione, nei Comuni della Lunigiana, di un servizio pomeridiano rivolto ad infanzia (fascia 3-6 anni) e/o adolescenza (fascia 7-11 anni) a integrazione delle attività delle piccole scuole di montagna, presidi essenziali dell’organizzazione del tessuto comunitario nei territori più periferici delle aree interne.