REDAZIONE MASSA CARRARA

Tensostruttura e polemiche: "Costi lievitati del 90%. Ma nessun confronto"

Fivizzano, la minoranza con la lista civica Destinazione futuro attacca "Muro di gomma alla nostra richiesta di spiegazioni con pretesti risibili".

I consiglieri comunali di minoranza, Alessia Signanini e Daniele Rossi davanti alla tensostruttura di Gragnola mentre raccontano in un video pubblicato anche sui social la situazione e il loro punto di vista

I consiglieri comunali di minoranza, Alessia Signanini e Daniele Rossi davanti alla tensostruttura di Gragnola mentre raccontano in un video pubblicato anche sui social la situazione e il loro punto di vista

"Un inaudito muro di gomma, eretto dalla maggioranza del Comune di Fivizzano, ha di fatto impedito la discussione in consiglio comunale delle gravi anomalie da noi riscontrate riguardo i costi della tensostruttura di Gragnola. Lo denunciamo con profonda indignazione e sconcerto". Inizia così la riflessione dei consiglieri comunali della lista civica Destinazione Futuro, che insistono: "Un atto gravissimo che lede le fondamenta della dialettica democratica e del controllo politico. Dopo aver faticosamente ottenuto la documentazione, necessaria anche per valutare e giustificare i prossimi investimenti riguardanti la stessa - costringendoci a ricorrere al TAR per vedere rispettato un nostro diritto - abbiamo analizzato le carte e scoperto fatti allarmanti". Alessia Signanini e Daniele Rossi tra l’altro hanno anche diffuso un video sui social per spiegare la situazione e il loro punto di vista politico.

"Un progetto ufficiale, firmato digitalmente dal progettista il 3 luglio 2021, stimava il costo del pallone pressostatico e della relativa struttura in 65mila euro – Pochi mesi dopo, il 10 ottobre 2021, negli atti di gara prodotti dagli uffici comunali, lo stesso identico bene, con la stessa identica voce di capitolato, viene prezzato a 123.500 euro, con un aumento spropositato e ingiustificato del 90%. Di fronte a una simile discrepanza – sottolineano – che getta un’ombra pesantissima sulla gestione dei fondi pubblici, abbiamo doverosamente preparato un’interrogazione da discutere nel prossimo consiglio comunale dell’8 agosto, per chiedere conto. La risposta ricevuta durante la conferenza dei capigruppo è stata a dir poco scandalosa. La nostra richiesta è stata respinta con due pretesti risibili e offensivi per l’intelligenza dei cittadini: “Si trattava di un’altra amministrazione”: una scusa imbarazzante, considerando che le figure chiave, come l’allora vicesindaco con delega ai lavori pubblici e oggi presidente del consiglio comunale, Giovanni Junior Poleschi, e il sindaco stesso, erano le medesime. La maggioranza di oggi sta forse sconfessando se stessa? E poi “La questione è troppo tecnica”: un pretesto inaccettabile. Il controllo politico serve proprio a tradurre questioni complesse in risposte chiare per i cittadini. È compito della politica chiedere spiegazioni ai tecnici e riferire, non usare la gli aspetti tecnini come scudo per evitare il confronto".