REDAZIONE MASSA CARRARA

Il regista è uno dei padri del teatro comico massese ’Sognando’ è l’ultima sfida

Tra i fondatori della compagnia Città di Massa, nel ’97 ha vinto il premio Fita

Fernando Petroli

Fernando Petroli

Fernando Petroli, nasce in via Dante a Massa, il 28 febbraio 1938. E’ alle scuole elementari, frequentate nell’Istituto San Filippo Neri, che l’insegnante nota in lui una spiccata vocazione recitativa e lo coinvolge nelle recite scolastiche. L’interpretazione del “Cinesino” è la sua prima esibizione da protagonista proprio sul palcoscenico del teatrino dell’Istituto. La recitazione lo vedrà coinvolto anche alle medie. Iscrittosi nell’Istituto tecnico per ragionieri non terminerà gli studi per iniziare la vita lavorativa come cottimista alla Conservatoria del Registro.

A 17 anni, e inizialmente come suggeritore, entra nella Filodrammatica Paolo Ferrari, una compagnia di amatori in lingua italiana diretta da Piero Pippo. Due anni dopo, nel 1958, sarà interprete nella commedia “Tredici a tavola”, rappresentata al teatro Guglielmi e resterà memorabile la sua prima battuta all’entrata in scena: "Eccomi qua", una battuta che segnò il suo debutto da attore teatrale. La necessità di un impiego fisso lo induce a far domanda di assunzione in Provincia, pur coltivando la passione e la naturale predisposizione all’arte teatrale che lo spinge a far domanda per iscriversi all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Destino volle che, proprio il giorno fissato per sostenere l’esame di ammissione all’Accademia, giunse la lettera di assunzione alla Provincia. Di fronte al bivio tra un posto sicuro e un futuro, magari di gloria ma incerto, sceglie di mettersi al servizio della Provincia.

Ma la passione per il teatro non si spegne, anzi, intensifica la sua attività entrando in contatto, artistico e umano, con personaggi che coltivano la medesima passione: tra questi Guglielmo Tassi, Alberto Andreani, Giovanni Jannello e, in particolare, Ernesto Giannotti col quale nacque il Teatro Comico Massese. Nell’ottobre del 1966, con l’ambizione di creare un vero e proprio teatro stabile, fu tra i fondatori della compagnia Teatro Città di Massa, della quale sarà poi presidente per 8 anni. Ed è proprio con questa compagnia che firma la sua prima regia: “En te la cantina de Battì” tre atti di Giovanni Jannello. Ne seguiranno altre con successo di critica e pubblico. Sarà un percorso registico che culmina nel 1997 con un prestigioso riconoscimento. Imponendosi tra cinquanta colleghi, vince il premio nazionale Fita, quale miglior regista, con il dramma popolare in dialetto massese “El percico arfiurito” tre atti di Fabio Cristiani.

Il sodalizio col Teatro Città di Massa, si interrompe nel 2002 per dar vita, con un gruppo di giovani teatranti, tra questi Alessandra Evangelisti e Fabio Cristiani, alla compagnia in lingua “Il giardino delle parole”. Sempre nel 2002 è chiamato come regista dalla compagnia “Sognando”, costituita da Anna Maria Glavina, e sarà un sodalizio ininterrotto sino ai giorni nostri. Tra le sue regie più recenti, la commedia “L’amico del diavolo” di Peppino De Filippo con la compagnia Sognando e la riproposizione in lingua italiana, de “Il pesco rifiorito”.