Un personaggio trasversale, che ha fatto di satira, impegno sociale e comicità la sua cifra distintiva. Sarà Giobbe Covatta a inaugurare ‘Parole in libertà sotto la Torre’, organizzata dal Comune di Carrara e che prevede tre appuntamenti in programma oggi, mercoledì e giovedì sempre a ingresso libero con inizio alle 21.30. L’evento alla Torre di Castruccio nel giardino di Casa Pellini ad Avenza. Una nuova rassegna dedicata ai monologhi d’autore con tre protagonisti dirompenti e sarcastici: Giobbe Covatta, Roberto Mercadini e Arianna Porcelli Safonov.
Si parte oggi con Giobbe Covatta porta in scena “6° (sei gradi)“, con la partecipazione di Ugo Gangheri. Un nuovo spettacolo dove comicità, ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica su quelli che sono senza dubbio i grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del pianeta e delle sue popolazioni. Un’occasione di divertimento, ma anche utile a comprendere i motivi per cui è necessario agire oggi per evitare la nostra fine probabilmente entro un solo secolo. Ancora una volta è un numero il titolo del nuovo spettacolo di Giobbe Covatta, dopo “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), tocca ora al numero “6″ che rappresenta l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta.
Tutto ciò che si vedrà nel corso dello spettacolo è collocato nel futuro in diversi periodi storici nei quali la temperatura media della terra sarà aumentata di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi. Come sarà il mondo la cui temperatura media sarà più alta di un grado rispetto a oggi? Il grande comico napoletano se lo è chiesto: modelli matematici applicati all’ecologia creati con solide basi scientifiche ci fanno pensare che i nostri discendenti avranno seri problemi e si dovranno adattare a (soprav)vivere in un pianeta divenuto meno ospitale, se non cercheremo di risolvere i problemi dell’ambiente, della sovrappopolazione e dell’energia sin da oggi. Certo l’uomo non perderà il suo ingegno e Giobbe Covatta si diverte a immaginare le drammatiche e stravaganti invenzioni scientifiche, sociali e politiche, che metteremo a punto per far fronte a una drammatica emergenza ambientale e sociale. Ne emergono personaggi di grande verve comica indaffarati a realizzare all’ultimo momento quello che noi avremmo dovuto fare da anni.