NATALINO BENACCI
Cronaca

I tre capolavori riuniti. Hayez brilla a Pontremoli

Per la prima volta insieme le versioni del dipinto che celebra Pietro Rossi. Crespi: "Tornano ai luoghi che erano i siti destinati alla loro collocazione".

Per la prima volta insieme le versioni del dipinto che celebra Pietro Rossi. Crespi: "Tornano ai luoghi che erano i siti destinati alla loro collocazione".

Per la prima volta insieme le versioni del dipinto che celebra Pietro Rossi. Crespi: "Tornano ai luoghi che erano i siti destinati alla loro collocazione".

Incantano i visitatori gli straordinari capolavori di Francesco Hayez (1791-1882), maestro del Romaticismo artistico in mostra a Pontremoli nella Sala dei Sindaci sino al 2 novembre. Per la prima volta sono riunite le tre versioni del dipinto ’Pietro Rossi nel castello di Pontremoli’. Le tele uniscono passione, storia e introspezione psicologica, con uno stile che ha influenzato generazioni di artisti. L’iniziativa, curata dal punto di vista scientifico da Valentina Ferrari, Paolo Lapi e Fernando Mazzocca, organizzata dal Comune di Pontremoli e dalla Pinacoteca di Brera di Milano, col patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Massa Carrara, Museo delle Statue Stele Lunigianesi, si avvale della collaborazione dell’Accademia di Brera di Milano, della Pinacoteca di Brera, della Banca d’Italia che hanno concesso i prestiti delle opere presenti nelle loro collezioni. Venerdì scorso a Palazzo Dosi la presentazione che inaugura il progetto della Grande Brera ’in tour’. Angelo Crespi, direttore generale della Pinacoteca di Brera ha ricordato che l’evento "vuole ricongiungere le opere ai luoghi che erano i siti destinati alla loro collocazione originaria riallestendo le ambientazioni sceniche in esse rappresentate. Un modo definitivo per realizzare l’idea del museo diffuso". Oltre ai curatori c’erano anche Cristiana De Paolis per la Banca d’Italia e il sindaco Jacopo Ferri che ha ricordato il rapporto tra la città di Pontremoli e Hayez risalente a due anni fa con la mostra dell’opera ’Ritratto del Conte Arese Lucini’ prestata dalle Gallerie degli Uffizi.

"Un sentito ringraziamento agli enti proprietari che hanno dato in prestito tre opere di grandissimo prestigio - ha detto - facendo sì che si possano ammirare, insieme per la prima volta, le tre versioni dell’opera considerata il manifesto del Romanticismo artistico". L’opera racconta una vicenda del 13 giugno 1336: Pontremoli fu assediata dalle truppe scaligere comandate da Simone da Correggio. La città, all’epoca sotto il controllo della famiglia Rossi di Parma, vedeva nel castello il rifugio di Pietro Rossi con la famiglia. Durante l’assedio, Pietro ricevette una lettera del doge Francesco Dandolo: lo invitava a guidare l’esercito della Repubblica di Venezia contro gli scaligeri. Nonostante le suppliche della moglie Ginetta de’ Fieschi e delle figlie, decise di partire per Firenze e poi per Venezia dove ricevette il vessillo della Serenissima. Francesco Hayez scelse di rappresentare questo fatto, non molto conosciuto, perché affascinato dal conflitto tra dovere e affetti familiari.

N.B.