
Gonnelli, presidente Adic, punta l’indice sui pericoli del progetto di via Murlungo
Torce per illuminare la notte e quel progetto di case popolari nel quartiere in area Sin di via Murlungo. Megafoni, fischietti e tamburelli per fare rumore e svegliare la politica. "Non si concepisce, o almeno noi non lo capiamo, come la politica, senza entrare nei dettagli della questione, possa solo pensare, di costruire alloggi Erp destinati ai meno abbienti, in un quartiere dormitorio dove non esiste una farmacia e men che meno un qualsiasi presidio sociale. Ma la cosa ancor più grave – dichiara Clara Gonnelli, presidente dell’ADiC Toscana e membro del CCAdbr-Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per depurazione, bonifiche e ripubblicizzazione del servizio idrico – è che si voglia andare a costruire in un’area SIN fortemente contaminata. Che lo sia, non lo diciamo noi, ma lo si trova scritto nello studio denominato “Caratterizzazione ambientale e modellazione del flusso di falda e trasporto degli inquinanti nel S.I.N./S.I.R. di Massa Carrara finalizzata alla definizione degli interventi di bonifica” - redatto tra 2018 e 2019 dalla Sogesid SpA". Ricorda che in due campagne idrochimiche furono rilevati superamenti per 35 sostanze contaminanti appartenenti a 11 famiglie chimiche, tra le quali alifatici clorurati (cancerogeni e non) e metalli. "Uno studio che doveva essere propedeutico alla messa in sicurezza e successiva bonifica del suolo e delle falde ma ad ora, su 16 km quadrati di superficie Sin-Sir, nemmeno il 3% della falda acquifera e circa il 10% dei terreni risulta bonificato" sottolinea. Poi lo stabilimento ex Ferroleghe con due bacini di lagunaggio con "fanghi contenenti cromo, cromo esavalente ed altri metalli pesanti", un cumulo di depositi costituito da scarti di lavorazione con blocchi di marmo e granito, pezzame lapideo e terre sabbiose, fanghi solidificati della segagione del marmo, materiale lapideo da demolizione, legno e vegetali. Una superficie di 12.000 mq, per un’altezza di circa 18 metri, dove sono stati stimati circa 113.800 metri cubi di materiale, 227.600 tonnellate".
"Siamo molto contenti che la mobilitazione sia partita da questa porzione di territorio particolarmente colpita dall’inquinamento – commenta Gonnelli dopo la fiaccolata organizzata dal “Comitato dai monti al mare” con “Avenza Si R-Esiste” –. E’ fondamentale che gli abitanti dell’area Sin-Sir acquisiscano consapevolezza della situazione e che la mobilitazione si allarghi. Siamo convinti che solo con la partecipazione si può sperare di avere un esito positivo".