ANGELA MARIA FRUZZETTI
Cronaca

Corse saltate, proteste in montagna. Sotto accusa il trasporto pubblico

Utenti di Forno e Antona hanno atteso invano il bus per ore. "Accade troppe volte, ora basta. Urge un confronto"

Ancora corse saltate per i bus diretti in montagna. Gli utenti dei paesi di Forno, Resceto, Casette, Canevara, Antona e San Carlo sono sul piede di guerra

Ancora corse saltate per i bus diretti in montagna. Gli utenti dei paesi di Forno, Resceto, Casette, Canevara, Antona e San Carlo sono sul piede di guerra

Tagliati i servizi di collegamento in montagna? A Forno, Casette, Canevara, San Carlo, Antona e Resceto gli utenti del servizio pubblico di trasporto sono sul piede di guerra. Troppe e ripetitive le circostanze in cui le corse bus continuano a saltare senza saperne i motivi. La gente è stufa della situazione, e non è la prima volta che accadono cose simili. Già nell’estate scorsa era scattata una protesta. "Perché saltano continuamente le corse? – si interrogano alcuni utenti di Forno –. Siamo stati costretti a chiamare a casa affinchè qualcuno ci raggiungesse con l’auto, facendo salire anche le altre persone che erano rimaste a piedi". Com’è ormai noto, il servizio di trasporto pubblico, soprattutto per quanto riguarda i paesi montani, è a dir poco carente, ma in questi giorni la situazione è degenerata, perché le persone, che magari hanno anche un abbonamento, si sono ritrovate a piedi. Gente in attesa anche per ore, con in mano le borse della spesa (ieri era anche giorno di mercato), che ha aspettato nella vana speranza di veder spuntare l’autobus di linea per tornare a casa. C’è chi si è avviato facendo l’autostop.

Nel recente passato i disservizi sono stati causa di azioni aggressive contro i conducenti dei mezzi, che nulla hanno a che fare con la programmazione del servizio. Mezzi fatiscenti? Personale carente? Guasti improvvisi? Ipotesi che non trovano risposte se non che a farne le spese sono sempre gli utenti della montagna.

Stanchi della situazione, che si protrae da tempo, stanchi della mancanza di risposte, si sono rivolti anche a ’Striscia la notizia’: "Vi contattiamo perché abbiamo problemi con il servizio pubblico già dallo scorso anno – scrivono - e specialmente in questo periodo e in quello estivo molte corse che riguardano il collegamento con il tratto montano, saltano, lasciando gli utenti nel completo disagio. L’anno scorso abbiamo presentato una petizione di 150 firme ad Autolinee Toscane, a tavolino con il sindaco e il presidente della Provincia. Ne era scaturito l’impegno di trovare una soluzione entro la fine del 2024 acquistando nuovi mezzi. Ma siamo alle solite: da qualche giorno le corse saltano a raffica lasciando gli utenti a piedi. Siamo veramente all’esasperazione".

I cittadini sono furibondi, minacciando forme di proteste eclatanti: vogliono risposte certe. "Già la montagna è penalizzata in tutti i sensi – osservano – e i servizi sono sempre meno. Non possiamo accettare la mancanza del collegamento del mezzo pubblico e chiediamo con la massima urgenza un confronto con il sindaco e Autolinee Toscane per il ripristino del collegamento verso i paesi montani".

Angela Maria Fruzzetti